Magia: l’intento che diventa Creazione
Per comprendere meglio i meccanismi della magia e quindi della trasformazione della nostra realtà, ci sono alcuni concetti di base da tenere sempre presenti, come ad esempio quello di energia e quello di frequenza. In questo articolo vorrei addentrarmi un po’ più nello specifico perchè a mio avviso, comprendere il meccanismo di qualcosa lo rende più efficace, in quanto ne abbiamo consapevolezza.
Ho trattato l’argomento della Magia da un punto di vista meno tecnico in una scheda che fa parte delle risorse gratuite riservate agli iscritti alla newsletter. Se non sei iscritto puoi farlo QUI e accedere alla pagina relativa alle risorse.
Cominciamo con i termini.
L’ENERGIA
Dal vocabolario Treccani scopriamo queste interessanti definizioni di Energia:
–potenza attiva dell’organismo;
-forza dinamica dello spirito, che si manifesta come volontà e capacità di agire;
-in fisica, è l’attitudine del sistema a compiere un lavoro sia come energia in atto, che opera cioè in un processo in cui si produce lavoro e che è commisurata al lavoro fatto, sia come vera e propria attitudine, cioè come energia potenziale, commisurata allora al lavoro fatto al momento in cui essa si traduce o si tradurrebbe in energia in atto (o, come anche si dice, al momento in cui essa effettivamente «si libera» o «si libererebbe»).
Dunque possiamo riassumere che l’energia è una forza attiva, che si produce (o si libera) a seguito di un lavoro che si origina dalla volontà. Quest ultimo sarà un altro termine da comprendere meglio.
FREQUENZA
Dal Vocabolario Treccani:
-il numero di volte che un fatto si ripete o che un fenomeno avviene in una estensione di tempo ;
-in fisica è il numero delle volte in cui un fenomeno periodico si ripete nell’unità di tempo e si misura in hertz, o cicli al secondo;
-nelle telecomunicazioni, frequenza audio, o video, secondo che ci si riferisca a comunicazioni radiofoniche o televisive.
Interessante è l’ultima definizione data per le telecomunicazioni, in quanto ci fa capire che la frequenza di un canale è la chiave di accesso per connettersi con quel canale. Per cui sintonizzarsi su una frequenza diversa non ci permetterà di vedere quel programma in Tv o ascoltarlo alla radio.
Hai già intuito come va a finire? La frequenza energetica è la misura dell’energia che viene liberata a seguito di un lavoro. In base alla frequenza viene prodotta una corrispondenza sensoriale nella materia.
Passiamo ora all’ultimo termine.
VOLONTà
Dal Vocabolario Treccani:
-la facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati;
–in diritto, capacità di intendere e di volere, e quindi di agire;
–disposizione a fare qualche cosa.
La volontà dunque nasce da dentro e si manifesta fuori con un’azione, il lavoro appunto, quello che poi produrrà l’energia, le cui frequenze andranno a modificare la realtà. Ecco direi che questa ultima frase, è la chiave della magia, o meglio, del suo funzionamento “tecnico”.
Ci sono poi molti fattori, più psicologici, come il fatto che la volontà scaturisca da una mancanza, ovvero da un bisogno e diventi la forza motrice, l’intento, di un incanto. Senza coinvolgimento emotivo è difficile innescare la fiamma sotto il calderone.
Adesso possiamo permetterci di fare un discorso più generale ma basato sulle Leggi della Natura e non su pratiche in stile “The secret” in cui sembra che per ottenere un cambiamento basti concentrarsi su una forte motivazione, o peggio, basti l’aiuto di qualche guida o intermediario che intercede per noi, sgravandoci dalla responsabilità di decidere e soprattutto agire.
La magia è sacrificio, ovvero ognuno agisce spinto dalla propria volontà per produrre l’energia necessaria ad ottenere non solo un cambiamento di frequenza, ma anche appunto la sua manifestazione nella materia che chiameremo Creazione. Di fatti, il prezzo di ogni incanto andrebbe pagato prima di compierlo, e per prezzo intendo il nostro impegno, lo sforzo, il sacrificio, in modo da produrre l’energia che si libererà nutrendo la richiesta, come ad esempio un periodo di silenzio, o di astensione da un cibo di cui siamo particolarmente dipendenti, modificare il nostro comportamento per portare un beneficio a noi e agli altri, lavorare su se stessi e sui propri limiti per costruire un mondo migliore. La magia ci insegna a diventare liberi ma disciplinati.
E questi concetti nella pratica come si manifestano?
Il mondo spirituale e quello materiale sono formati da particelle che si esprimono con l’emanazione di energia. L’energia è una, non ha polarità, ma viene quantificata appunto attraverso frequenze. La frequenza è ciò che differenzia i due mondi: il mondo spirituale ha frequenze energetiche molto alte, ovvero, l’energia compie moltissimi cicli al secondo e rimane quindi invisibile e impalpabile per i nostri sensi che percepiscono una parte limitata della realtà, che potremmo dire rientri nella gamma dei 4 elementi. La cosmogonia indiana in questo è davvero molto chiara, e più avanti te ne faccio un accenno.
Questi elementi hanno anch’essi frequenze diverse tra loro e infatti vengono percepiti o in modo più “solido” oppure in modo più “fine” ad esempio la Terra ha frequenze più basse rispetto all’Aria e si può vedere, odorare, toccare, mentre l’Aria si può solo percepire.
Spirito, Aria, Fuoco, Acqua, Terra sono tutti gli elementi da cui è composto l’Universo, in ordine di frequenza decrescente, quindi dal più etereo al più tangibile. Ed è proprio così che ritengo, si avveri un incanto: quando nel rito usiamo erbe, pietre, uniti alla nostra volontà, alla danza, ai colori, alla musica, stiamo amalgamando gli Elementi nel calderone!
In questo modo si crea una vibrazione che dovrebbe essere più simile a ciò che chiediamo (ecco perchè, in base agli intenti, si scelgono momenti, erbe, parole specifiche, perchè ognuno di questi elementi porta quel tipo di emanazione che vogliamo richiamare). In base al principio di risonanza, creando questa vibrazione, è più semplice attirare eventi simili, ma soprattutto, è più semplice sintonizzarci su quel tipo di frequenza ed essere noi stessi, la calamita per il nostro intento. Ricordi l’esempio della frequenza della radio di cui si parlava prima?
Se tutto è andato bene, il tuo intento che è ancora in forma eterea, “ridiscenderà” verso la materia passando per tutti gli Elementi che lo “scolpiranno” letteralmente, fino a giungere alla Terra come “intento realizzato” o Creazione. Ogni cosa, prima di manifestarsi, è in forma sottile(ovvero ha vibrazioni più alte rispetto a ciò che tocchiamo). Un esempio può essere un progetto, che è un’idea, al quale applichiamo energia e volontà, ovvero azioni quotidiane, che lo creano nella realtà, se abbiamo compiuto i giusti passi.
Ogni cosmogonia concepisce la Creazione come una discesa dello Spirito della Materia, perfino nei Vangeli si parla del Verbo fatto Carne, cioè del suono cosmico, della pura coscienza, lo Spirito, che pian piano diventa Terra abbassando le sue frequenze e manifestandosi con forma più densa. Anche la tradizione Vedica concepisce l’inizio di tutto dal suono eterico Om dalle cui vibrazioni si è propagata l’Aria che addensandosi ha manifestato il Fuoco, che incarnandosi ancora di più manifesta l’Acqua e in fine la Terra.
A questo punto resta poco da dire, se non di provare ad applicare questi suggerimenti non appena avrai l’occasione. Non si tratta di creare rituali elaborati, devono semplicemente seguire le regole dell’Universo e spesso non occorre altro che la preghiera, il sacrificio e la volontà per vedere un intento che diventa Creazione.
Se ti fa piacere puoi commentare qui sotto, farmi avere la tua opinione e anche eventuali domandi o dubbi a riguardo.
Per il momento ti saluto e ti ringrazio di avermi seguita in questo vertiginoso ragionamento 🙂