Witch’s basket: il finocchietto
Con i primi caldi iniziano anche le prime erbe e i fiori da raccogliere per la nostra pratica magica, e non solo! Io non resisto al richiamo dei boschi e negli anni, con calma, ho iniziato ad osservare gli spiriti verdi che crescevano intorno a me e ad imparare a riconoscerli per creare i miei incensi che uso nei rituali e che vendo nel mio negozio Etsy. Raccolgo anche fiori e piante per gli infusi e anche per preparare ottimi pasti nutrienti che donano quella vena un pò selvatica, di cui sento il bisogno quando sono costretta alla routine quotidiana.
Qui trovi un brevissimo video in cui ti mostro la mia dispensa di erbe e fiori e a breve seguiranno altri video, in cui ti farò vedere le piante che metto nel mio cestino per tutto il periodo primaverile/estivo e di cui ti parlerò in questo primo articolo dedicato al finocchietto a cui ne seguiranno altri. Cominciamo? 😉
Finocchietto
E’ una pianta utilizzata molto per purificare, i suoi semi sono ottimi per preparare delle buonissime tisane!
Le parti utilizzate sono soprattutto i semi e il fusto per preparare il buonissimo pesto, ma anche per condire insalate e sughi. Io utilizzo anche le foglie del finocchietto, sia per gli incensi che nei sacchettini. Mi piace molto questo suo aspetto leggero, come una chioma di capelli al vento, e lo sento molto legato agli spiriti dell’Aria anche per il suo profumo leggero e pungente, ma spesso si trovano notizie sul suo collegamento con il Fuoco.
Le sue proprietà purificanti si rispecchiano anche nell’uso magico, ad esempio si dice che averne una pianta fuori dalla porta o dei rami appesi in casa tenga lontano gli spiriti malvagi.
Il finocchetto e la vista
“Finocchio, verbena, rosa, chelidonia e ruta, forma un’acqua che da vista acuta”.
Questa antica rima dei monaci Benedettini ci ricorda come questa pianta sia coinvolta nel miglioramento della vista, una sorta di risveglio. Probabilmente questa qualità si rispecchia nel fatto che inizia a rendersi visibile con i nuovi piccoli arbusti, con i primi tepori primaverili, nella fase del risveglio della natura. Questa mia ipotesi potrebbe essere confermata dal fatto che è una pianta legata al serpente, che anch’esso si risveglia dal letargo in primavera (si dice proprio attirato dal profumo del finocchietto) e che per rafforzare la loro vista indebolita dal letargo si sfreghino contro il suo fusto. Questa semplice azione,
secondo alcune credenze popolari, farebbe venire i vermi alla pianta di finocchio e troviamo in particolare due detti a proposito:
“Dio ci guardi dal malocchio e dal vermine del finocchio” ( cit. Cattabiani – Florario).
“Meio perde un occhio che magnà ‘no verme de lo finocchio” (detto marchigiano).
Per la sua relazione con serpenti e vermi era ritenuta capace di eliminare i vermi dal corpo e di contrastare i morsi dei serpenti. Come sempre in Natura, un aspetto presente nelle piante trova il suo opposto in una apparente dualità che rende ogni spirito,completo in se stesso.
Anche l’uso del finocchietto per avere sogni divinatori potrebbe derivare dalle sue proprietà utili alla vista: se usato insieme alle altre erbe di San Giovanni (solstizio estivo) sarebbe in grado di donare sogni profetici e seconda vista, aprirebbe gli occhi, proprio come accade al serpente.
Pianta del vigore
Il suo rinascere a primavera sicuramente è uno dei motivi che rende il finocchietto associato alla rinascita e gli erboristi lo consigliavano agli anziani per rinvigorirsi. Se osserviamo la pianta, notiamo infatti subito come il suo fusto, dapprima esile, poi sempre più carnoso, si sviluppi verso l’alto, concludendo con una piccola fontana di foglie. Il paragone con il vigore sessuale è davvero visibile. Inoltre il suo profumo pungente e stimolante è davvero avvolgente quando ci si trova nelle vicinanze di questa pianta. Nel Medioevo si conosce il suo uso infatti come eccitante, utile per rinvigorire nell’attività sessuale se bevuto con il vino.
Castore Durante, medico e botanico italiano del 1500, suggerisce le fronde del finocchio per aiutare le donne a produrre il latte dopo il parto. Queste potrebbero davvero essere antiche sapienze delle streghe herbarie e mammane confluite nella medicina nascente degli uomini.
Pianta del Demonio
Nonostante fosse una pianta legata alla primavera e alla rinascita, il suo collegamento con vermi e serpenti l’ha resa strumento del Demonio a tal punto che nei riti satanici se ne usa un ramo per le aspersioni.
Le sue proprietà protettive, divengono in epoca cristiana utili anche per contrastare spiriti e streghe ad esempio mettendone rami nelle serrature (da dove si crede entrino le streghe) e nei buchi intorno alla propria casa. Un vero e proprio repellente!
Il fusto del finocchio era usato come arma dai beneandanti friulani nella lotto contro i demoni armati di sorgo, meglio conosciuto come saggina, con il quale si creavano le scope per la pulizia domestica, divenute poi uno simboli della strega e delle sue pratiche. Se vuoi approfondire, nel blog c’è un articolo interamente dedicato alla scopa.
Curosità
Il termine “infinocchiare” ovvero raggirare deriva da un’antica usanza medievale molto comune nelle taverne, di servire del finocchio fresco prima del vino, per addolcire il palato e mascherare il vero sapore del vino (probabilmente di scarsa qualità). Inoltre il finocchietto veniva usato anche abbinato alla carne per mascherarne il sapore quando questa non era fresca: grazie al finocchio e ai suoi semi veniva “rinfrescata“, almeno al palato e forse, grazie alle sue proprietà vermifughe, riusciva anche a contrastare gli effetti negativi della carne non fresca, una volta mangiata . Questa tradizione è confluita nella preparazione degli insaccati, carne essiccata e insaporita anche se non più fresca, come nel caso del salame chiamato “finocchiona”.
Suggerimenti per gli incanti
Uso spesso il finocchietto insieme ad altre piante, nei sacchettini per favorire lo studio e l’attenzione, ma anche negli incanti per riuscire a vedere meglio una situazione. Si può usare anche per mascherare qualcosa creando delle piccole scopine con i suoi rametti, oppure gustarlo in tisana, utilizzando i semi, per entrare in contatto con l’essenza di una situazione. I semi sono la parte che racchiudono il cuore, e le vibrazioni di tutta la pianta.
Per suggerimenti o richieste personalizzate di sacchettini e incanti puoi scrivermi: info@spiritodellanatura.it
Qui di seguito, il video in cui ti parlo e ti mostro il finocchietto e le altre 4 piante del periodo!
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[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=-JCjfTlNX8g[/embedyt]Attenzione
-Prima di raccogliere una pianta assicurati che sia quella giusta e non sia la sua controparte velenosa (come tutto in Natura anche le piante e le loro proprietà sono duali 😉 ).
-Se decidi di assumerla per bocca devi essere sicuro che non crei allergie e che non ti arrechi danno se hai problemi di salute.
-Quando raccogli una pianta non strapparla ma tagliala con un coltello all’altezza delle diramazioni in modo da rafforzarla e darle la possibilità di ricrescere.
Spero che l’articolo ti sia piaciuto, segui il canale YouTube e il Blog di Spirito per i prossimi approfondimenti sulle erbe!