Witch’s basket: il biancospino
Continuiamo la nostra “passeggiata” virtuale tra le erbe primaverili e incontriamo la pianta regina dei fiori: il biancospino.
Uscendo di casa tra Aprile e Maggio, ti sarai sicuramente imbattuto in un biancospino fiorito, uno spettacolo per gli occhi con il suo contrasto di foglie verdi e i suoi fiori bianchi. Già solo osservandolo, senza conoscerne le proprietà ispira grandezza, bellezza, abbondanza e i suoi fiori bianchi stimolano la serenità. E’ infatti utilizzato per abbassare le pressione sanguigna e favorire il sonno. Un vero dono di Madre Natura!
Il biancospino e l’abbondanza
In nord Europa per celebrare il Sabba di Beltane, dedicato alla fertilità della Natura, gli uomini attendevano la fioritura di questa pianta, e così anche in Italia il biancospino è legato alle divinità celebrate durante il mese di Maggio come Flora (celebrata nei Floralia) o Maia dalla quale per altro pare che derivi il nome del mese di Maggio. Nella tradizione cristiana, ovviamente, tutti questi collegamenti con le antiche divinità sono confluite nella figura della Madonna, celebrata anch’essa nel mese di Maggio.
Per la sua fioritura nel mese dedicato alla fertilità, in tutta Europa, è associato ai matrimoni e alla loro benedizione. Con il Biancospino a Roma si creavano torce per aprire il corteo nuziale e in Grecia era usato per decorare gli altari. Anche nel Medioevo rimase un simbolo di fertilità, piantato nel centro della piazza del paese e addobbato con simboli di fertilità. Intorno a lui venivano fatte danze per propiziare l’abbondanza per tutto l’anno.
Il biancospino e le fate
Nella tradizione celtica è una pianta associata alle fate, nonchè loro dimora e vi era il veto di raccoglierla se non durante la festa di Beltane, quando per altro il velo tra i Mondi diventa sottile e permette a uomini e spiriti di incontrarsi. Proprio per questo il biancospino era usato per avere ispirazione e favorire la seconda vista.
Essendo dimora delle fate, gli alberi di biancospino non potevano essere tagliati. Questo aspetto divenne poi associato al cristianesimo e più precisamente a San Patrizio, al quale venne consacrata pianta. Sempre nel cristianesimo si trova la leggenda secondo la quale Giuseppe di Arimatea arrivò in Inghilterra e dal suo bastone piantato nel terreno ne nacque una pianta di biancospino, in quel luogo venne costruita l’abazia di Glastonbury anche se sappiamo bene che quelle terre, prima di essere cristianizzate, avevano ospitato druidi e seguaci della religione celtica, e probabilmente questa leggenda legata a Giuseppe di Arimatea fu un modo per sovrastare l’antica religione in favore del cristianesimo.
Purtroppo però, quel biancospino, nato a Glastonbury fu sradicato dai Puritani nel 1649 in quanto simbolo della cristianità.
Proprietà protettive
Una pianta Madre dunque il biancospino, meravigliosa e dolce quanto pericolosa per le sue spine nascoste sotto i fiori che gli conferiscono anche l’aspetto di protezione dal male che arriva dall’esterno, sotto forma di malocchi e fatture e nel periodo cristiano, anche contro le streghe e i demoni attaccandone dei rami alle finestre.
Suggerimenti per gli incanti
Ogni parte del biancospino può essere usata per creare diversi tipi di incanti, ad esempio le spine possono essere aggiunte nei sacchettini o negli incensi di protezione e i fiori per propiziare l’abbondanza, usati in miscele di erbe che possono essere offerte nel fuoco. Si usa inoltre in sinergia con altre piante per avere sogni profetici.
Per suggerimenti o richieste personalizzate di sacchettini e incanti puoi scrivermi: info@spiritodellanatura.it
Qui di seguito, il video in cui ti parlo e ti mostro il biancospino e le altre 4 piante del periodo!
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ATTENZIONE
-Prima di raccogliere una pianta assicurati che sia quella giusta e non sia la sua controparte velenosa (come tutto in Natura anche le piante e le loro proprietà sono duali ).
-Se decidi di assumerla per bocca devi essere sicuro che non crei allergie e che non ti arrechi danno se hai problemi di salute.
-Quando raccogli una pianta non strapparla ma tagliala con un coltello all’altezza delle diramazioni in modo da rafforzarla e darle la possibilità di ricrescere.
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