Witch’s basket: il papavero
Insieme al girasole, il papavero è il mio fiore preferito! Nei prati sa distinguersi, sa stare da solo e sa essere enigmatico e oscuro anche sotto la piena luce del Sole sotto la quale nasce.
E’ un essere molto strano: ha il suo centro ben protetto, ricco di semi che ricordano la Luna nera e sono contenitori dell’essenza del fiore, mentre fuori i suoi petali, leggeri e rossi come ali di farfalle ci mettono in connessione con la parte più esposta di noi, forse anche quella più fragile.
Cominciamo il viaggio tra gli usi e le tradizioni!
Il sonno e la visione
Dobbiamo distinguere il papavero comune, chiamato anche rosolaccio, e il papavero da oppio il Papaver somniferum.
Quest ultimo contenendo oppio , era uno degli ingredienti dei 3 unguenti delle streghe: quello per il volo, per trasformarsi in animali e per partecipare al Sabba, avendo proprietà allucinogene e spesso in sinergia con altre piante come Belladonna, Mandragora e Giusquiamo.
Le proprietà sonnifere e allucinogene sono associate oltre che alle divinità legate alla notte, anche a quelle legate alla morte, anche con estensione di “viaggio, distacco” e questo ci appare chiaro nel mito di Demetra, che durante la ricerca della figlia Persefone nel mondo degli Inferi, assunse un papavero e dimenticò il suo dolore. Così come Persefone fu rapita mentre raccoglieva papaveri prima del suo lungo ritiro negli inferi. In magia è infatti associata a Saturno, nei riti in cui viene onorato e in cui si richiamano le sue qualità e i fiori erano usati come dono ai defunti.
Anche il papavero comune, il rosolaccio ha qualità simili se pur più leggere.
Le proprietà sonnifere e allucinogene la rendono una pianta che porta felicità e toglie il dolore, e purtroppo sappiamo bene che è stata usata anche in modo improprio ed eccessivo creando molti danni a chi ne era diventato dipendente.
Una curiosità legata al largo consumo di oppio fin dai primi secoli dopo Cristo è che a Roma vi erano 800 punti vendita di oppio che rendevano all’Impero il 15% delle entrate fiscali!
Anche il Medioevo vide un larghissimo uso di oppio, sia come sonnifero che come anestetico fino al Rinascimento quando Paracelso lo utilizzò per creare il laudano: “Posseggo un rimedio segreto che chiamo laudano e che è superiore a qualsiasi altro rimedio infallibile” .
Paracelso purtroppo però morì proprio a causa del laudano. Questo estratto era usato fino all’Ottocento senza prescrizione ed era dato anche ai bambini in caso di dolore ai denti o per favorire il sonno. Quando poi gli effetti negativi, spesso letali furono chiari e dichiarati, l’oppio fu tenuto maggiormente sotto controllo. Oggi ancora beneficiamo dei vari esperimenti del passato, nefasti per molti ricercatori e medici, in quanto nel 1806 un medico isolò dall’oppio la morfina, tutt’ora usata nelle terapie del dolore.
Curiosità
Il papavero era conosciuto fin dal neolitico tanto che sono state trovate tracce della sua coltivazione risalenti a 7000 anni fa in Svizzera.
In Oriente, la leggenda sul papavero ci racconta che nacque dalle palpebre che Buddha si recise per sconfiggere il sonno.
Le capsule del papavero venivano essiccate e usate come amuleti per propiziare la ricchezza.
Suggerimenti per gli incanti
Essendo un ottimo ingrediente per favorire visioni, può essere usato nei sacchettini e negli incensi dedicati alla divinazione, o anche durante un sabba per favorire l’estasi. L’uso dei semi inoltre te lo consiglio per attirare abbondanza, mentre le foglie sono utili negli incanti per lasciar andare qualcosa, essendo molto volatili e soggetti al deperimento quasi immediato una volta staccati.
Per suggerimenti o richieste personalizzate di sacchettini e incanti puoi scrivermi: info@spiritodellanatura.it
Qui di seguito, il video in cui ti parlo e ti mostro il papavero e le altre 4 piante del periodo!
Segui il canale Youtube e i video sulle erbe!
[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=-JCjfTlNX8g[/embedyt]ATTENZIONE
-Prima di raccogliere una pianta assicurati che sia quella giusta e non sia la sua controparte velenosa (come tutto in Natura anche le piante e le loro proprietà sono duali ).
-Se decidi di assumerla per bocca devi essere sicuro che non crei allergie e che non ti arrechi danno se hai problemi di salute.
-Quando raccogli una pianta non strapparla ma tagliala con un coltello all’altezza delle diramazioni in modo da rafforzarla e darle la possibilità di ricrescere.
Spero che l’articolo ti sia piaciuto, segui il canale YouTube e il Blog di Spirito per i prossimi approfondimenti sulle erbe!