Witch’s basket: l’iperico
“Assicuravano essere tanto in odio ai diavoli che abbruciandone o facendone fomenti nelle case, essi subito se ne partivano”
Medico Durante, del 1600
l’Iperico è una delle piante che la Natura ci regala intorno al solstizio d’estate e proprio nella notte di San Giovanni (24 Giugno) veniva raccolta insieme alla rugiada, e infatti il suo altro nome è proprio Erba di San Giovanni. Da sempre usata come “scaccia diavoli” ovvero per la protezione sia dalle malattie sia dai demoni interiori.
Il suo nome dal greco iper (sopra) eicòn (immagine, intesa come qualcosa di incorporeo) ci da già molte informazioni sui suoi usi e anche sulla sua lunga tradizione in campo come “scaccia demoni”.
Essendo una pianta legata al solstizio estivo divenne utile nel Medioevo proprio come pianta contro demoni e streghe che popolavano i boschi per recarsi al Sabba. Come l’iperico, anche le altre piante maggiormente utilizzate in questo periodo come ruta, aglio, e artemisia, furono consacrate alla protezione dai demoni, ma sappiamo invece che erano ingredienti molto utilizzati dalle streghe per le loro pratiche. Sappiamo anche che l’iperico veniva messo sotto la lingua delle streghe per costringerle a confessare. Come sempre le piante alleate delle streghe diventano strumenti di bando.
E’ una pianta solare, si credeva infatti che accumulasse la forza e l’energia del Sole per poi rilasciarla negli infusi e nel famoso olio di San Giovanni, come viene chiamato in molte zone della campagna Toscana l’olelito creato con la macerazione dei fiori di iperico.
Come molte delle piante legate al Sole getta luce sulle ombre dell’anima, scaccia la malinconia e la paura e il suo olio era usato per dare fiducia e calore, usato anche sui bambini quando avevano bisogno di solarità e di fiducia. Se raccolto il 21 Giugno e di venerdì era considerato eccellente, quasi miracoloso, nelle guarigioni dai disturbi mentali.
Maturando nel periodo fertile della Natura è associato anche alla passione e ai presagi d’amore, tenendone un rametto sotto il cuscino.
Paracelso lo colloca sotto l’influsso di Marte, anche se in campo esoterico sappiamo che è associata al Sole, capace di guarire le ferite, le bruciature e le infiammazioni. Sappiamo infatti che il suo olio applicato sulle ferite le aiuta a rimarginarsi velocemente.
Osservando la pianta i fiori giallo oro sono estremamente connessi al Sole, ma in effetti quando i fiori vengono essiccati o macerati, producono un colore rosso sangue che ricorderebbe proprio Marte. Inoltre, al tatto è una pianta pungente, mentre i suoi fiori sono delicati e dal profumo etereo. Ha una forte ambivalenza dell’aspetto protettivo e lenitivo allo stesso tempo.
Nella tradizione popolare si appendevano rametti di iperico alle porte per proteggere la casa e i suoi abitanti, o portato addosso. Piantarlo davanti casa era un modo per tenere lontane le maldicenze e il malocchio. Anche bruciarlo in casa la proteggeva dagli attacchi del male, e il suo profumo, simile all’incenso, gli conferisce tutta la sacralità di una pianta divina.
Se ne facevano anche delle corone che poi venivano gettate nei falò di San Giovanni (derivati dalle antiche celebrazioni pagane) per proteggere il bestiame e propiziare l’abbondanza.
Il suo “sangue” che esce dai fiori sia strofinandoli, che se messi in macerazione, era considerato legato alla nascita e alla vita per poi diventare il sangue del santo protettore dal male, San Giovanni messo a protezione contro le streghe e i loro malefici.
SUGGERIMENTI PER GLI INCANTI
Pianta legata all’abbondanza come tutte le piante estive, può essere aggiunta agli incensi per propiziare i raccolti. Indubbiamente il suo uso protettivo dal male, e dal malessere è un aspetto importante in magia e personalmente lo inserisco in miscele protettive che utilizzo sia per gli ambienti, sia per purificazione personale.
E’ una delle piante che uso in modo tradizionale, creando mazzetti per la casa e corone da appendere fuori
Per suggerimenti o richieste personalizzate di sacchettini e incanti puoi scrivermi: info@spiritodellanatura.it
ATTENZIONE
-Prima di raccogliere una pianta assicurati che sia quella giusta e non sia la sua controparte velenosa (come tutto in Natura anche le piante e le loro proprietà sono duali ).
-Se decidi di assumerla per bocca devi essere sicuro che non crei allergie e che non ti arrechi danno se hai problemi di salute.
-Quando raccogli una pianta non strapparla ma tagliala con un coltello all’altezza delle diramazioni in modo da rafforzarla e darle la possibilità di ricrescere.
Spero che l’articolo ti sia piaciuto, segui il canale YouTube e il Blog di Spirito per i prossimi approfondimenti sulle erbe!
Qui sotto, trovi il video dedicato alle erbe estive!