Alberi sacri: il castagno

Se dici castagno dici anche: autunno, calore dell tana, passeggiate nel bosco colorato di rosso, merende, freddo, inverno, clan. Ok mi fermo. Adoro l’autunno e tutto ciò che porta e di conseguenza il castagno e i suoi frutti fanno parte di quegli alberi che adoro insieme al nocciolo e all’abete.

La storia di questo albero ci arriva da un lontano passato: dopo l’era glaciale, il castagno si estinse in Europa centrale e furono i Romani a riportarlo al Nord in particolare in Germania .

Fiorisce a giugno e i suoi frutti possiamo trovarli in autunno e fino ai freddi invernali .

In passato le castagne erano considerate un alimento fondamentale, poichè ricche di vitamine e carboidrati, tutti elementi utili alla vita dei montanari. Ildegarda di Bingen le riteneva un rimedio universale soprattutto in caso di acidità di stomaco.

Nei fiori di Bach il castagno aiuta contro lo sconforto e l’angoscia. Avete mai provato ad ascoltare la sensazione che avete in un bosco di castagni? 🙂

Io amo questi frutti, li uso nelle zuppe autunnali, le faccio essiccare per godermele anche d’inverno e uso la loro farina per biscotti e dolci. Tra l’altro la farina è molto dolce per cui non serve aggiungere zucchero nelle preparazioni. 

La castagna è dunque legata all’autunno, un periodo di chiusura e protezione e il suo riccio ci suggerisce immediatamente di stare lontani. Così uso un riccio come amuleto per la casa, lo attacco semplicemente fuori dalla porta dopo averlo incantato in luna calante per proteggere la casa da intrusi, malanni e indesiderati.

Conosco anche un altro piccolo incanto da fare con la prima castagna che si trova, sarebbe meglio usare una delle prime castagne mature e quindi stare attenti ai tempi giusti in natura. La castagna in passato, soprattutto in montagna, indicava l’arrivo del pieno autunno quando gli alberi di svuotano di foglie e le temperature di fanno più rigide. Se ne metteva una fuori dalla porta per “spogliarsi” di malattie e probabilmente morte, e pare che dietro ci sia una storia legata a spiriti che se non trovavano la castagna fuori dalla porta avevamo libero accesso per portare sciagure. Tutto questo è rimasto legato alle zone montane dell’Appennino Tosco Emiliano ma probabilmente qualcosa di simile si trova anche in altre zone. Tra l’altro in Toscana( e forse altrove) si fa la “castagna” con la mano (chiudendola a pugno), per respingere una maldicenza o un eventuale malocchio anche involontario ad esempio quando qualcuno di poco fidato fa un complimento a un bambino. 

Se conosci altre storie sulle castagne, che siano del folklore o legate alla magia, scrivi qui sotto che sono curiosa!!

Le informazioni sulle proprietà delle castagne sono tratte dal libro “La farmacia del bosco” di Markus Strauss 

Grazie per essere arrivato fino a qui e ci leggiamo presto! 

Guarda anche il video della mia passeggiata autunnale!

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Lisa

Ricercatrice spirituale, artigiana, figlia degli Spiriti...

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