Donne eretiche: Isobel Gowdie

Isobel Gowdie  era una donna scozzese, povera e analfabeta, che confessò il reato di stregoneria nel 1662. La sua testimonianza dettagliata, apparentemente ottenuta senza l’uso di torture violente, fornisce una delle intuizioni più complete sul folklore europeo della stregoneria alla fine dell’era della caccia alle streghe utilizzate anche da Margaret Murray nel celebre libro “Il Dio delle Streghe”.

Le sue quattro confessioni includono dettagli su incantesimi e rime, affermazioni di essere membro di una congrega al servizio del Diavolo e di aver incontrato la fata regina e il re. Furono anche fornite informazioni volgari sui rapporti carnali con il Diavolo. Alcune di queste rime le ho racchiuse nell’articolo dedicato alla simbologia della scopa.

Periodo storico

Per capire meglio la sua storia dobbiamo conoscere il periodo storico in cui visse e per questo mi sono fatta aiutare da Wikipedia che ha racchiuso molte informazioni dagli studi ufficiali sulla stregoneria europea.

“Il periodo di riferimento sulla storia di Isobel vede i tribunali scozzesi intentare molti casi di stregoneria e la caccia alle streghe iniziò nel 1550 circa. Il parlamento di Mary, Queen of Scots, approvò lo Scottish Witchcraft Act nel 1563, condannando la stregoneria a pena capitale. Il figlio di Mary, James, scrisse Daemonologie nel 1597 dopo il suo coinvolgimento con i processi alle streghe di North Berwick nel 1590 e la Great Witch Hunt scozzese del 1597, una caccia nazionale che iniziò ad Aberdeen. In comune con altri processi alle streghe in Europa, le principali cacce alle streghe scozzesi si sono verificate in gruppi. La Scozia era stata sottoposta a quasi un secolo di vigorosa oppressione, sebbene le aree nel nord del paese non avessero sentito il pieno peso del presbiterismo, quindi persisteva una forte convinzione nelle tradizioni fatate e nel folklore. The Laird of Park, che possedeva la terra in cui viveva Gowdie, era un fervente Covenanter (movimento presbiteriano scozzese) e respingeva tutte le superstizioni tradizionali. Era stato coinvolto in commissioni per processi di stregoneria e le morti di suo padre, suo zio e suo nonno erano state pubblicamente accreditate come causate dalla stregoneria.

Le condizioni meteorologiche avverse hanno causato un periodo prolungato di cattivi raccolti dal 1649 al 1653. L’esecuzione del re Carlo I ebbe luogo nel 1649 e quell’anno iniziò una vasta caccia alle streghe. Carlo II fu dichiarato monarca di Scozia nel 1660; la maggior parte degli storici collega la Grande Caccia alle streghe scozzese del 1661-1662, l’ultima ma più grave ondata di procedimenti giudiziari, con la Restaurazione. Scrivendo nel 1884, l’antiquario scozzese Charles Kirkpatrick Sharpe ha affermato “Qualunque soddisfazione il ritorno del re Carlo II  potesse offrire alle femmine più giovani nei suoi domini, certamente non ha portato nulla, salvo torture e distruzioni, alle sfortunate vecchie donne o streghe della Scozia “ Secondo Emma Wilby, una storica britannica che ha intrapreso uno studio completo su Gowdie e le sue confessioni, è stata probabilmente una delle sette streghe processate ad Auldearn durante questa caccia alle streghe. “

Il 10 aprile 1662 il Consiglio privato aveva emesso un proclama che vietava l’uso della tortura come mezzo per garantire confessioni alle streghe a meno che non fosse stato specificamente autorizzato dal Consiglio. Ciò portò a una cautela nei processi anche nel caso di Isobel.   Gli accusati, grazie a questo proclama, furono giudicati colpevoli solo se le confessioni fossero state fornite volontariamente senza tortura, che fossero sane e senza il desiderio di morire. 

La vita di Isobel

I registri non forniscono informazioni su Gowdie prima del suo matrimonio con John Gilbert,  che non era coinvolto nel caso della stregoneria.
Non è chiaro il motivo per cui fu arrestata. Allo stesso modo non sono disponibili dettagli sulla sua età.

 Il marito di Gowdie era un bracciante agricolo, in cambio del suo lavoro gli sarebbe stato fornito un cottage e l’uso di un piccolo appezzamento di terra.  Secondo la storica Emma Wilby, il loro stile di vita e il loro status sociale potrebbero essere confrontati con i paesi in via di sviluppo odierni. Isobel era incapace di leggere o scrivere, ma possedeva una buona immaginazione e la capacità di esprimersi eloquentemente. La sua vita quotidiana era trascorsa in faccende domestiche di base e in compiti come mungere, fare il pane, tessere filati.

Non è chiaro il motivo per cui confessò il reato di stregoneria ma alcuni studiosi sospettano che fosse coinvolta in una cospirazione per tormentare il ministro locale, Harry Forbes , un estremista zelante che aveva paura della stregoneria. 

Le accuse e le confessioni

La sua prima confessione descrisse un incontro con il Diavolo dopo che si era organizzata per incontrarlo. Disse di aver rinunciato al suo battesimo e il Diavolo in cambio lasciò il suo marchio sulla sua spalla, poi terminare con il rito del sangue,succhiandolo da esso.  Disse di aver avuto rapporti sessuali con il Diavolo che ha descritto come un essere molto freddo, con i piei biforcuti a volte coperti da stivali. Dalle sue parole “meikle, blak, roch man”. 

Ebbe da lui ordine di prendere il corpo di un bambino da una tomba e rovinare le colture e altre informazioni sui luoghi della danza.

Spiegò anche che nel suo letto c’erano delle scope accanto a suo marito, così non si sarebbe accorto che fosse assente. (Per questo argomento ti rimando all’articolo sulla scopa).

La congrega mangiò e bevve il meglio del cibo nelle case che raggiunsero volando in aria su cavalli magici ed entrò attraverso le finestre. Furono intrattenuti dalla Regina delle Fate, conosciuta anche come la Regina di Elfame, nella sua casa di Downie Hill. Questo è un chiaro riferimento alle Dominae Nocturna.

Isobel affermò di aver fatto delle effigi di argilla dei bambini maschi per causare loro sofferenza o morte e che aveva assunto la forma di una taccola e, con altri membri della congrega che si erano trasformati in animali come gatti e lepri.

Una nota importante: parte delle confessioni di Isobel fu ritenuta dai notai irrilevante per la sua natura fiabesca e la trascrizione della sua testimonianza si interruppe anche per la velocità di narrazione, con cui i notai non riuscivano a stare al passo. 

Poco più di due settimane dopo, il 3 maggio 1662, la seconda confessione di Isobel fu trascritta. Aveva ampliato i dettagli sulla congrega fornendo i soprannomi dei suoi membri e tutti gli spiriti che li attendevano come ricordava; raccontò del suo spirito servitore, vestito di nero, chiamato Read Reiver.  Le affermazioni includevano la possibilità di trasformarsi in animali con i singoli canti usati per trasformarsi in un gatto, un cavallo o vari altri animali.  Per tutta la durata di tutte le sue confessioni vennero dati in totale ventisette canti benevoli o malevoli, più che in qualsiasi altro caso di stregoneria britannica. 

Isobel raccontò delle frecce degli elfi fatti a mano dal Diavolo, che furono assegnate a ciascun membro della congrega con le istruzioni che dovevano essere lanciate a suo nome; non sono stati forniti archi, quindi le frecce sono state lanciate semplicemente a mano. Le streghe non erano sempre accurate quando sparavano le frecce ma se il bersaglio designato, che fosse una donna, un uomo o un animale, fosse toccato dall’attrezzo, sosteneva che sarebbero morte anche se indossasse un’armatura protettiva. Qui il riferimento ai dardi avvelenati è abbastanza chiaro, si tratta dei dardi degli elfi, ovvero il piccolo popolo, le popolazioni che nel neolitico si spostarono nei boschi per non essere schiacciati dalla ferocia dei popoli del Nord. Le loro frecce erano intinte di veleno che poteva uccidere velocemente chiunque. Sono stati anche descritti incantesimi usati per infliggere malattie e tormenti a Harry Forbes, il ministro. 

Il 15 maggio 1662 Isobel fu portata davanti ai suoi interrogatori per la terza volta. Come le sue prime e seconde confessioni, e in comune con molte altre testimonianze di streghe scozzesi, la trascrizione inizia descrivendo in dettaglio il suo patto con il Diavolo dopo averlo incontrato. Prendendo le informazioni fornite in precedenza sulle frecce degli elfi, rivelò i nomi delle persone uccise esprimendo rammarico per le morti che causò e fornì ai nomi di altri membri della congrega i dettagli di chi avevano ucciso. Diede un resoconto del Diavolo che la mandava a fare una commissione travestita da lepre. La sua narrazione ha continuato a descrivere come, mentre era in quella forma, è stata inseguita da un branco di cani; fuggì da loro correndo di casa in casa fino a quando alla fine ebbe l’opportunità di pronunciare il canto per trasformarsi di nuovo in un essere umano. 

“I shall go into a hare
with sorrow and sych and meickel care.
And I shall go in the Devil’s name
ay while I come home again” 

E ancora:

“Hare hare, God sent thee care
I am in a hare’s likeness now
but I shall be in a woman’s likeness even now”

Aggiunse che a volte i cani potevano mordere una strega quando prendeva la forma di una lepre; sebbene i cani non potessero uccidere il mutaforma, i segni del morso e le cicatrici sarebbero ancora evidenti una volta ripristinata la forma umana. 

Isobel fornisce anche le descrizioni dei pasti con il Diavolo e delle unioni sessuali. 

La quarta e ultima confessione, datata 27 maggio 1662, è, secondo lo storico Robert Pitcairn che per primo ha riprodotto le testimonianze di Isobel nel 1833, sostanzialmente per confermare le tre precedenti testimonianze con un tentativo di ottenere maggiori informazioni sulla membri della congrega per consentire l’accusa nei loro confronti. Quarantuno persone furono arrestate a seguito delle dichiarazioni di Gowdie.

Il gruppo di interrogatori ha ritenuto che vi fossero ampie prove per ottenere una condanna contro Isobel, ma non vi è alcuna traccia della sua esecuzione, sebbene ciò non sia insolito in quanto nel 90% dei casi scozzesi il risultato finale non è noto a causa delle registrazioni locali non più esistenti. Emma Wilby ipotizza che Isobel fu giudicata colpevole in un processo locale a metà luglio, trasportata con un carro a Gallowhill nella periferia di Nairn dove sarebbe stata strangolata e bruciata.

 Molti storici sono sicuri che Isobel fu giustiziata, altri, in minoranza credono che fosse invece giudicata matta e che fu quindi rilasciata per i suoi racconti molto fantasiosi. 

Le confessioni sono infatti una miscela di credenze fiabesche e demoniache senza paralleli in nessun altro caso di stregoneria.Ci sono molti dettagli che non sono coerenti con gran parte del folklore e dei documenti sulle streghe. Non è chiaro se le confessioni di Isobel siano il risultato di psicosi, se fosse caduta sotto il sospetto di stregoneria o avesse cercato la clemenza confessando. A livello locale è stato suggerito che potrebbe aver sofferto di ergotismo, che può provocare allucinazioni e altra instabilità mentale. Sappiamo poi da alcuni storici che, benchè la tortura non fosse consentita legalmente, spesso veniva praticata di nascosto e che quindi Isobel fosse tenuta in isolamento, privata del sonno, e sottoposta a torture che l’avrebbero spinta a fornire molti dettagli nelle confessioni per essere creduta. Mac’ è anche la teoria della ribellione, che spingeva molte donne a dichiarare di aver avuto rapporti carnali appassionati con il Diavolo, per contrastare l’austerità che veniva loro imposta dai ministri di Dio. 

La cosa certa è che Isobel era un’abile narratrice, e sappiamo anche che la Scozia era ed è una terra ricca di folklore, queste due cose potrebbero aver generato in lei il desiderio di creare questo mondo meraviglioso, in contrasto con le pochezze della sua vita. Resta comunque il fatto che le sue confessioni sono tutt’ora considerate straordinarie da tutti gli storici. 

George F. Black nel 1937, scrisse nel Calendario della Stregoneria in Scozia che “Questo è il caso di stregoneria più notevole mai registrato … menzionato, più o meno in dettaglio, in ogni lavoro relativo alla stregoneria in Scozia.

Secondo la storica Emma Wilby, diversi aspetti della stregoneria inclusi nelle confessioni di Gowdie sono visti nel disegno di Peter Binsfeld del 1592


Se conosci altri dettagli su questa vicenda, spero che vorrai condividerli qui sotto nei commenti.

Grazie per aver letto fino a qui.

Fonti
Vanna de Angelis – Le streghe
Pamela Giorgi – Donne sante, donne streghe
Vanna de Angelis – Dalla parte delle Streghe
Appunti miei delle varie ricerche personali

Lisa

Ricercatrice spirituale, artigiana, figlia degli Spiriti...

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