Piante sacre: il pungitopo
Sono sicura che se ami l’inverno, ami anche questa piccola pianta! Una delle più simboliche del periodo delle feste, e un bellissimo portafortuna!
Il suo nome “pungitopo” deriva dall’antico uso di questa pianta nelle zone agricole, veniva infatti sfruttata la sua foglia acuminata, per difendere i cibi nelle dispense, dai topi. Proprio per questa sua proprietà, veniva tenuto anche in casa per tenere lontani gli spiriti maligni e portare fortuna, soprattutto dai popoli germanici, da cui i Romani appresero questa tradizione e sappiamo infatti che piantavano il pungitopo intorno alla casa per proteggerla.
Troviamo questa pianta in molte tradizioni a noi vicine, ad esempio anche i popoli Latini lo usavano come simbolo di augurio e si scambiavano rami di pungitopo durante le celebrazioni come buon auspicio. Per i Cristiani il pungitopo era un simbolo di fertilità. Ancora oggi regaliamo un ramo di pungitopo per augurare il meglio ai nostri amici e parenti.
Le bacche sono infatti un simbolo solare, legate alla rinascita del Sole al Solstizio che per i nostri antichi significava la graduale e lenta fine del rigido inverno.
Ho trovato poi un altro utilizzo di questa pianta: veniva usata secca per ripulire i camini o come scopa rudimentale, come ad esempio anche la ginestra dei carbonai, che prende il nome proprio dall’uso dei suoi rami come “spazzacamino”.
Tra l’altro il pungitopo nel folklore inglese po è chiamato Butcher’s Broom, ovvero la scopa del macellaio, ma al momento non ho trovato ancora niente che spieghi il perchè.
Sappiamo dalla fitoterapia che il pungitopo o meglio il Ruscus aculeatus sia usato come vasocostrittore, e agisca a livello della circolazione del sangue. Nella medicina antica sappiamo da Plinio che il decotto di radici con il vino si impiegava per le infezioni renali e questa applicazione si porterà avanti, modificata, fino al Medioevo per preparare la “Pozione delle cinque radici“, utilizzata ancora oggi con prezzemolo, finocchio, al sedano e all’asparago come diuretica.
Dioscoride suggeriva il pungitopo per indurre il flusso urinario e il sanguinamento mestruale e utile nel trattamento della calcolosi biliare, dell’ittero e del mal di testa.
Se conosci altri usi o storie sul pungitopo scrivile qui sotto nei commenti e sarò felice di leggerle.