Piante sacre: il cipresso
Hai mai fatto caso alla forma che molti cipressi assumono? Seguono il pendio del monte, contorcendo i loro tronchi, e creano scenari davvero creepy, quando li trovi in mezzo a una radura. Il cipresso è una pianta bellissima con un fascino quasi mistico!
In passato di fatti era considerato un albero sacro e legato ai luoghi di culto, dove spesso si trovava e ne delimitava l’area. Questa usanza potrebbe essere diventata poi quella di piantare cipressi intorno ai cimiteri e alle chiese. Non solo: la sua forma allungata verso il cielo suggeriva che fosse un albero in grado di avvicinare a Dio. La sua sacralità lo rese nei secoli una pianta protetta, tanto che sradicarlo era un atto profanatorio e punibile.
E’ un albero longevo, può arrivare a 5000 anni di età, legato dunque alla vita eterna, altro motivo per cui i cimiteri e i luoghi sacri, sono ed erano adornati di cipressi. Un motivo meno poetico, per cui il cipresso era usato nei pressi dei luoghi di culto e nei cimiteri, è che il suo forte aroma balsamico purificava l’aria dagli odori della decomposizione. Anche nelle pire funerarie venivano usati la sua resina e i suoi rami proprio per questo motivo molto pratico. I Romani usavano estratti di cipresso per confezionare profumi.
Essendo legato al mondo degli spiriti, richiama il collegamento con i defunti e gli antenati, è infatti legato a Saturno.
Il suo collegamento con il mondo dell’Ombra si sottolinea se pensiamo che veniva e viene ancora usato per fare rituali di bando contro energie negative, malocchi e attacchi. Un suo ramo, ottenuto con il “rito dell’albero curativo” servirebbe a togliere il dolore semplicemente toccando la parte dolorante con la punta del legno, e poi bruciandola sul fuoco.
Il suo legno porta fortuna e lunga vita. Sarà forse perchè ha proprietà benefiche per la circolazione sanguigna? I suoi frutti sono usati per fare una tintura utile per tutti i problemi legati all’apparato circolatorio.
Suggerimenti per gli incanti
Sia le bacche che il resto della pianta può essere lavorato per creare incensi di bando e protezione. Inoltre un piccolo pezzetto di ramo può essere l’elemento perfetto per lavorare sul rapporto con gli antenati e ricercarne il contatto.
Il frutto può essere racchiuso in un sacchettino o tenuto sotto il cuscino, con lo scopo di ricercare un contatto onirico e sottile con gli antenati.
La sua resina, molto rara da trovare naturalmente, ha un odore incredibile e può essere miscelata con un pochino di olio di oliva per aumentarne la durata.
Se conosci altre storie sul cipresso, scrivile qui sotto!
Grazie per aver letto fino a qui.