Intervista sulla stregoneria
Spiriti, voglio raccontarvi di questa bella richiesta che ho ricevuto da parte di Simone Sartini, un giornalista toscano, interessato all’esoterismo e che vive in un luogo popolato da leggende: la Garfagnana.
Ho conosciuto Simone alla fiera della magia, e dopo la mia conferenza sulla “strega moderna” ci siamo messi a parlare di ciò che era accaduto nella zona di Vagli. Al link qui sotto potete vedere il video che mi ha mostrato, con tutti i dettagli.
Vagli, misteriose composizioni sulla riva del lago; sono simboli esoterici?
In seguito mi ha chiesto se volevo parlare di stregoneria in un’intervista e ho accettato ben volentieri per cercare di fare chiarezza su un argomento così delicato. Ciò che leggerete nell’intervista è basato sulla mia esperienza fino a questo momento, e ogni altra riflessione in merito sarà ben accetta, sotto nei commenti.
Buona lettura!
“Mi chiamo Lisa e credo di potermi definire una “strega dei boschi”. Amo stare in Natura, avere le mani nella terra e vivere la mia vita al ritmo con i cicli lunari e stagionali. Da quando ho riscoperto la mia vera essenza ho sentito un nuovo e profondo legame con la natura che mi ha portata a fare delle scelte molto importanti, come ad esempio studiare le proprietà delle erbe per poterle utilizzare sia per aiutare la guarigione del corpo all’occorrenza, ma anche per nutrirmi in modo più naturale. Vedere la divinità nella Natura e in tutto ciò che esiste, mi ha portata ad approfondire il tema del paganesimo e poi dei culti animisti con le loro moltissime sfaccettature spirituali, iniziando poi a percepire molto meglio le fasi lunari e i cambiamenti stagionali; momenti naturali ricchi di energie che possono collaborare con noi al fine di migliorare le nostre vite. I personali studi e le mie esperienze mi hanno portata ad avvicinarmi al mondo dell’esoterismo, della stregoneria e della magia; ad approfondire il mio legame con la Terra, gli antenati e gli spiriti di natura portando questi insegnamenti nella mia vita di ogni giorno attraverso la pratica costante e amorevole. Condivido la mia vita e le mie scoperte nel mio progetto Spirito della Natura, ormai vivo dal 2014, perché credo che condividere certe esperienze possa mantenere viva la memoria dei nostri antenati con tutto il loro sapere e riconnettere l’uomo al suo habitat: la natura.”
SPIRITO DELLA NATURA pagina facebook
Cosa significa essere Streghe nel 2020?
“Essere strega per me è un modo di vivere la vita con la consapevolezza di essere parte della Natura in cui ogni cosa vivente è sacra. E’ un cammino spirituale fatto di pratiche concrete e reali che arrivano dalle streghe che ci hanno preceduti, e che possono essere integrate nella nostra vita quotidiana per tramandarne la memoria. Trovo che sia essenziale per una strega vivere seguendo i ritmi della Natura, onorarne i cambiamenti con dei riti e in base a questi ritmi creare la propria vita e gli incanti per trasformarla, aiutando anche gli altri a fare lo stesso. C’è un tempo per ogni cosa! Celebrare la ciclicità della Natura attraverso i rituali infatti ci permette di entrare in contatto con le energie della Terra e della Luna, ma anche di percepire le forze e gli spiriti che animano ogni cosa e che sono parte integrante della pratica spirituale e magica di una strega. Per me è molto importante anche che una strega dedichi del tempo allo studio per acquisire delle conoscenze che siano utili a migliorare la propria vita e quella degli altri. Cosa non meno importante, credo che oggi una strega debba prendere su di se la responsabilità di proteggere la Natura attraverso le proprie scelte quotidiane per salvaguardare tutti i suoi abitanti, proprio per onorare quell’antico legame che da sempre la unisce al mondo naturale e ai suoi spiriti.”
Ci sono gruppi ufficiali di Streghe e quante sono presenti in Toscana e in Italia?
“So che siamo in tanti a praticare stregoneria, o meglio nuove forme di pratiche legate alla stregoneria antica o ad essere devoti all’antico culto, ma non so di preciso in quanti siamo! Ci sono sicuramente dei gruppi che praticano i riti stagionali e la magia, ma probabilmente non si tratta di vere e proprie congreghe, anche se non escludo che possano esistere. Inoltre la stregoneria è spesso una pratica solitaria, è molto più facile perciò trovare streghe che pratichino da sole, piuttosto che in gruppo.”
I riti effettuati a Vagli di Sotto, con Stella a cinque punte e feticci, possono rientrare nella Stregoneria?
“La stregoneria è una pratica animista che comprende le celebrazioni della natura, ma anche atti di magia con la consapevolezza che ogni cosa è viva e vitale; che si tratti di una roccia o di una pianta non fa differenza. Da quello che ho visto in foto, ho avuto la sensazione che si trattasse di un rito celebrativo in onore delle entità che animano la vita rappresentate dai feticci, ovvero quella maschile e quella femminile. Potrebbe non essere un atto di stregoneria ma forse più legato alla religione Wicca, anche perché la stregoneria, quella definita “tradizionale”, non è molto diffusa in effetti e ha anche altre modalità di celebrazione rispetto a quanto visto in foto.”
Stregoneria e riti pagani hanno un legame?
“Purtroppo oggi quando si parla di stregoneria si pensa solo alla magia ma in realtà, come dicevo poco fa, la stregoneria, antica e moderna comprende una grande parte di devozione agli spiriti di natura che vivono in ogni cosa. Si può tranquillamente definire un culto della Natura. Molti antropologi e studiosi nel campo hanno parlato della stregoneria come una forma più moderna di sciamanesimo, perché in effetti, prima di essere chiamata “stregoneria” era semplicemente un modo di vivere la propria vita in connessione con la Natura e i suoi spiriti. Il discorso diventerebbe lungo ma spero di aver reso l’idea. Dunque la stregoneria è una “pratica spirituale” alla cui base c’è la consapevolezza di una natura sacra e viva, permeata da spiriti, che vengono onorati attraverso la pratica di preghiere, riti, celebrazioni e anche attraverso l’atto magico, sempre in connessione con i cicli naturali. Il paganesimo invece ha una forma di culto un po’ più strutturata, ovvero si onorano degli Dei ben precisi in date ben precise, e nel paganesimo, più che atti magici, si compiono atti celebrativi in nome delle divinità del proprio pantheon. Anche il neo paganesimo prevede la stessa forma rituale ma probabilmente in modo più libero. Di sicuro però non si può dire che un pagano e una strega siano la stessa cosa. Nel tempo la strega assunse la forma di “colei che non ha fede nel Dio cristiano” proprio come un pagano (il termine nacque proprio con questo significato), ma a differenza di un pagano, la strega usa anche la magia, tra le sue pratiche ed è più libera nella celebrazione poiché segue la natura e le sue manifestazioni per creare i suoi riti pur mantenendo, soprattutto nella stregoneria tradizionale, alcune date di riferimento.”
Come si può distinguere un rito di Stregoneria dal Satanismo?
“Come dicevo prima, la stregoneria è un culto della natura e dei suoi spiriti, che ha origini in un lontano passato come forma animista. Nel Basso Medioevo in particolar modo, i praticanti di stregoneria furono considerati praticanti di un culto in opposizione al dio cristiano e questo portò a vedere la stregoneria come una forma di culto di Satana, che si contrapponeva a Dio. Se consideriamo poi che nella stregoneria si venera un Dio cornuto, rappresentato spesso da animali con le corna, si capisce come sia facile confondere le due “religioni”. La stregoneria però non nasce per opporsi al Dio cristiano o a Gesù, poiché è un culto ben più antico, che nacque con l’umanità, quando ancora il cristianesimo non esisteva. Il Satanismo invece, soprattutto certe estensioni, nasce per opporsi alla religione “ufficiale” riprendendo la figura di Satana del Nuovo Testamento, quando da semplice angelo subordinato, diventa colui che vuole nuocere, indurre in tentazione, portare il male. Il satanismo potrebbe essere definito una forma di anti-cristianesimo, dove la divinità di riferimento è Satana invece che Dio e probabilmente, come la stregoneria medievale, ha in se una forma di ribellione verso una religione che ha oppresso e subordinato l’umanità ai propri schemi e dogmi; ma i riti del satanismo e quelli della stregoneria non possono dirsi uguali proprio perché non sono uguali il senso e lo scopo delle pratiche rituali. Non ho mai partecipato ad un rito satanico per cui non posso dire molto altro, anche se immagino che oggi quando si dice satanismo, si pensa subito ad animali uccisi, musica metal e orge. Non sono sicura che sia proprio così.”
Bisogna temere la Stregoneria o semplicemente riconoscerla come una pratica che accompagna l’umanità da molto tempo?
“E’ assolutamente una pratica che accompagna l’uomo fin dalla sua nascita, ce l’abbiamo nel sangue! Non è sempre stata una pratica “etica” (per come intendiamo noi questo termine). Nel mondo antico prevedeva anche sacrifici ma oggi, nel 2020 non possiamo comprendere lo spirito che animava quegli atti perché viviamo una vita completamente diversa e consideriamo quegli atti come barbari e orribili. Tutto questo e molto altro hanno portato a vedere la stregoneria come un culto pericoloso, rivolto al male, come se coloro che l’accusavano di ciò (e parlo dei devoti alla nuova religione), non avessero mai alzato un pugnale! E comunque oggi, chi pratica stregoneria, sta semplicemente portando avanti una tradizione antica, e i suoi profondi significati. Come si può avere paura di una pratica che venera la Natura, la Madre di tutto e che vede in lei sacralità?”
L’iconografia dei film, della letteratura, quanto ha influito a creare l’immagine negativa delle Streghe?
“A mio avviso tantissimo. Ne ho parlato anche in alcuni post proprio perché credo che sia importante smettere di alimentare l’immagine della “strega nera” che si mette a fare intrugli per avvelenare i suoi nemici. Con questo non sto dicendo che le streghe siano solo arcobaleni e unicorni, anzi! Credo che chi pratica davvero la stregoneria sia profondamente connesso al proprio lato oscuro, così come è connesso al lato oscuro della Luna, celebrandola nella sua fase nera ad esempio. Ma questo significa solo che noi non neghiamo il nostro spazio in cui risiedono paure, traumi, emozioni basse e solo accettandole possiamo elaborarle affinché diventino preziosa energia. Coloro che negano certi luoghi oscuri si stanno privando di una grande opportunità di miglioramento. Ma tornando alla domanda: credo che noi praticanti abbiamo il dovere di riportare la strega alla sua figura originaria come guaritrice, saggia, profetessa, consapevole del suo potere e creatura profondamente connessa alla Natura.”
Grazie per aver letto fino a qui!
*Fonte: puoi leggere e commentare l’intervista anche a questo indirizzo.