Streghe delle 12 notti: la strega fatata
La “strega fatata” ha radici nel mondo della magia, richiama boschi e spiriti liberi, può far pensare ad una figura inventata per scrivere libri di fiabe, in realtà, è una figura reale, radicata e che racchiude alcuni aspetti del mondo antico.
La strega o fata è legata alla natura, ai boschi, dove trova la sua dimora, è un’esperta di erbe e piante con le quali cura o fa ammalare. Nel folklore troviamo racconti di fate nascoste fra gli alberi e sono proprio loro che insegnano agli umani tutti i segreti della natura. A tal proposito ti suggerisco di leggere un mio precedente articolo dove ho racchiuso molte informazioni su questi esseri, tratte dai diari del Reverendo Kirk, che sosteneva di vedere le fate e di aver appreso da loro tutto ciò che riguardava la Natura. In questo articolo che trovi qui “Le fate, visioni di Maggio”, ho specificato che quando parliamo di fate, spesso ci riferiamo agli abitanti del piccolo popolo, antiche tribù che vivevano nei boschi per nascondersi dai nuovi invasori, mimetizzandosi con la natura. Erano perfetti conoscitori delle piante per le guarigioni e parlavano con gli animali, loro guide. Da qui si sviluppa la figura di un essere quasi invisibile in natura, considerato dunque soprannaturale, che si mescola poi con tutti gli altri esseri simili, considerati maligni, come ad esempio diavoli e streghe, che sono considerate il rovescio cattivo della fata, eterea e amorevole (siamo sicuri?).
Sappiamo poi che il processo di demonizzazione delle divinità, portò a sminuirle fino a renderle solo degli spiritelli. Tant’è vero che nelle storie, molte fate portano nomi o nomignoli, ma anche caratteristiche, delle antiche Dee, e sono sicura che questo sia servito per non dimenticarle.
Un’ultima analisi sulla figura della fata arriva come sempre dalle parole con cui viene chiamata, e dunque una donna legata al fato, che lo governa, o che lo vede. Ho accennato a questo aspetto anche quando abbiamo affrontato la figura della fattucchiera e infatti in molte culture, la fata e la strega, intesa come guaritrice e fattucchiera, vengono indicate con la solita parola, ad esempio “galdranorn” in islandese, indica la donna del fato o la donna che canta, dunque la fata o la strega.
Queste due figure avevano probabilmente la stessa origine, è possibile infatti che abbiano radici nel culto della Natura e che con il tempo si siano differenziate per poterne differenziare anche i ruoli e le funzioni. Per il momento possiamo concludere dicendo che la strega e la fata sono entrambi parti costituenti delle donne antiche, le sagge, presenti in ogni famiglia, tribù o villaggio, in cui risiedono i poteri della guarigione e della visione.
Se conosci altri approfondimenti sarò felice di leggerli nei commenti.
Intanto ti ringrazio e a presto
Fonti”
Vanna de Angelis – Le streghe
Max Dashu – Streghe e pagane
Appunti miei delle varie ricerche personali