Spirito Gipsy: Fiumalbo
Assolutamente da visitare, molto vicino all’Abetone, questo piccolo borgo in pietra è una chicca dell’Appennino tosco-emiliano. Si trova infatti tra Toscana ed Emilia, in provincia di Modena e racchiude magia e bellezza, da lasciare a bocca aperta.
Fiumalbo è un rifugio dalla città, è un luogo di silenzio e di pace. Scorre un fiume che da voce alla natura anche tra le case di pietra e nelle vicinanze, a Doccia, si trovano anche le capanne celtiche, di cui ho già scritto in un altro articolo QUI ).
Per poterti parlare di questo borgo ho preferito usare un breve video, perchè le parole non bastano…
Ti racconto però che cosa vedrai in questa mia breve passeggiata..
All’inizio del video si vede l’oratorio di San.Rocco, risalente al 1418 o secondo qualcuno ai primi del 1500 e messo all’inizio del paese come protezione per le epidemie, e all’interno del quale si vedono numerosi affreschi raffiguranti anche le sibille . Poi si arriva al centro del paese dove in pochissimi metri, si trovano 3 chiese tra cui una molto importante, quella di San Bartolomeo, al quale è dedicata una festa patronale il 23 e 24 Agosto, con rimembranze di fuochi e banchetti. Si prosegue lungo il fiume e si entra in una piccola “porta dei Celti” dove si incontra il vecchio mulino e la marcolfa! È quel faccione inciso nella pietra, che serviva per spaventare i nemici. La pratica di incidere volti sostituì quella di esibire delle vere teste mozzate per incutere timore, pratica legata ai popoli celtici che soggiornarono sopra questi monti. Sempre nel blog c’è un articolo dedicato alle marcolfe di Fiumalbo. Vicina alla marcolfa si trova il vecchio mulino che macinava la preziosa farina per il paese e le zone limitrofe, soprattutto la farina di castagne, che per i popoli di montagna era la salvezza dalle carenze invernali.
Non mi resta che lasciarti al video, girato quest’estate, ma ti lascio solo immaginare che meraviglia debba essere questo luogo adesso, in autunno o in inverno ricoperto di neve.