Voci dal bosco: la bella Elvira di Toiano
Nelle campagne della mia città, Pisa, esiste un paese ormai fantasma che si chiama Toiano. Visitandolo la domanda che sorge spontanea è “dove sono finiti tutti?”. Nelle case ci sono ancora le tavole apparecchiate con le bottiglie di vino impagliate, la tovaglia e i barattoli di cibo nelle dispense. Sembra che gli abitanti sia spariti per magia. Molte case sono diroccate, altre hanno ancora dei bellissimi camini, pezzi di cucine antiche, travi in legno degni delle più belle case campagnole. Il borgo di Toiano risale al medioevo ed è molto suggestivo perchè per arrivarci è necessario passare il piccolo cimitero e un ponte dopo il quale si apre il paese. Proseguendo oltre si trova il bosco. Nei suoi tempi migliori deve essere stato meraviglioso!
Ma oggi, su questo borgo, gira una storia davvero macabra. Il 5 Giugno del 1947, una ragazza di 22 anni di nome Elvira, sparì mentre andava a prendere l’acqua ala fonte (che se non ricordo male, credo anche di aver visto quando sono andata in visita al borgo). Fu ritrovata nel bosco con la testa quasi mozzata. L’episodio sconvolse gli abitanti, e ne seguì una vicenda giudiziaria lunga e insoddisfacente perchè l’assassino non fu mai punito. Si dice che Elvira fosse rimasta incinta di un uomo sposato, probabilmente nella famiglia in cui era impiegata come domestica, e che avesse rivelato questa preoccupazione alla guaritrice del paese che in fase di indagine rivelò questo dettaglio, che fece aumentare i sospetti verso l’amante, impaurito che uscisse la notizia, e anche verso il fidanzato tradito di Elvira con cui avrebbe dovuto sposarsi.
Per il suo dolore e la sua rabbia, Elvira vaga ancora nei pressi del borgo e ci sarebbero moltissime persone che sostengono che il borgo si sia disabitato perchè “disturbato” da Elvira che vagava come spettro mostrando il suo collo quasi spezzato.
Lungo la strada che porta al paese è stato eretto un piccolo monumento commemorativo per dare pace alla povera Elvira.
Ciao bella Elvira, raccontando la tua storia speriamo di averti ricordata a dovere!
Crediti foto copertina: Vanilla Magazine
Fonti: Matteo Cosimo Cresti “Draghi, streghe e fantasmi della Toscana”