Il potere del cambiamento

Il cambiamento è forse uno degli aspetti più terrificanti della nostra vita. Quanto ci spaventa cambiare? E soprattutto perchè ci spaventa? E se ci spaventa così tanto, perchè in certi casi è necessario? Cercherò di affrontare il tema in questo articolo.

Il cambiamento segue il movimento naturale

Il cambiamento è un movimento che implica una trasformazione. Senza movimento non avverrebbe la magia. Talvolta il movimento non è percepibile ai nostri occhi, ma questo non significa che non esista. Usciamo per un attimo dalla visione antropocentrica dove, se io non lo vedo allora non esiste. Entriamo con il cuore in questo argomento perchè è proprio ri-cordando (riportare al cuore) chi siamo che possiamo approcciare al tema, nel modo più utile per noi.

Ogni cosa che cambia sottintende un movimento (anche) per mezzo di un’azione. Se pensiamo ad esempio agli alberi, essi cambiano in base alle stagioni e quindi al movimento stagionale, che a sua volta genera un movimento interno all’albero stimolando la linfa a salire e quindi a produrre gemme e poi foglie, fiori e frutti. Questo accade in ogni cosa che vive, dunque anche in noi. Ma non solo. Anche quando la vita ci lascia, i nostri corpi subiscono un cambiamento, per effetto della relazione con l’ambiente, con l’ecosistema. Nel caso dell’albero la sua crescita è influenzata dalle stagioni, ma il suo cambiamento complessivo può essere influenzato anche da un animale che se ne ciba, o da un vento che ne spezza parte della chioma. E così nella morte, (escludendo l’uomo che viene rinchiuso in una bara sigillata) il corpo viene smembrato, si decompone, cambia nella sua forma per tornare alla Terra. Questo movimento perdura, in un eterno fluire. Il cambiamento dunque è parte della nostra natura di esseri naturali, sia durante la vita, che durante la morte. Ma allora perchè ci fa così paura cambiare?

Durante l’arco della nostra esistenza sono molti i cambiamenti che siamo chiamati a mettere in atto: cambio di lavoro, di partner, di stile di vita, cambio di città, ecc.. Tutto questo avviene perchè cambiano le nostre esigenze ( o quelle di altri a cui dobbiamo adattarci) e dunque agiamo, seguendo quel movimento sottostante, verso una nuova condizione, che se pur ci spaventa, deve essere messa in atto. La paura di cambiare nasce dal nostro bisogno universale (cioè che appartiene a tutti gli esseri umani, non c’è davvero bisogno di vergognarsene) di sicurezza. La sicurezza implica il poter vivere senza doversi difendere, e in una certa misura, anche il poter prevedere ciò che accadrà perchè è esattamente uguale a ciò che è successo ieri. Possiamo tradurlo in “zona di comfort” dove tutto sommato non si sta malissimo, tutto si ripete sempre uguale e io non devo chiedermi che cosa mi accadrà domani. Il problema sorge quando in quella zona di comfort inizio a starci stretto/a, ad esempio quando faccio un lavoro che non mi fa guadagnare abbastanza perchè sono cambiate le mie esigenze ( nascita di un figlio, adozione di un animale, ecc) e allora sento disagio. Il bisogno di sicurezza però mi tiene alla larga dal cambiamento, mi rassicura e mi tiene fermo/a (ovvero, non assecondo quel movimento alla base del cambiamento, che seppur con naturale paura, potrebbe migliorare la mia situazione). Questo atteggiamento, di immobilità per assecondare la sicurezza, è alla base del pensiero che ha generato il mondo di oggi, dove la frase che si sente più spesso è: “perchè dovrei cambiare, se abbiamo sempre fatto così?”

Avrebbe un senso questa frase se in effetti, facendo come abbiamo sempre fatto, gli effetti sul piano fisico sarebbero meravigliosi. Purtroppo devo dire che non mi pare proprio, e parlo nel caso di Madre Terra, come nel caso dei rapporti umani, del nostro antropocentismo, della filosofia specista che impera, del capitalismo che opprime e ci rende solo carne da spremere. Quindi, così come se ti nasce un figlio hai bisogno di più soldi per vivere dignitosamente, anche quando cambiano le esigenze ambientali, sociali e culturali, anche il nostro atteggiamento deve cambiare, seguendo quel flusso di movimento sottostante. E non perchè lo dico io, ma perchè è evidente sotto gli occhi di tutti che qualcosa dobbiamo fare, e forse, anche perchè è naturale assecondare il movimento, piuttosto che opporvisi per vivere una vita degna, soddisfacente e felice. 

Spesso, quando facciamo incanti, ciò che non li fa realizzare è proprio la passività e l’assenza del movimento: se desidero una casa nuova ma non mi attivo per cercarla, il desiderio resterà qualcosa da inseguire. In parte la nostra magia può creare le condizioni per predisporci a seguire dei segnali che ci portino alla casa nuova, in parte siamo noi che dobbiamo agire. Ma se alla base, ho paura di cambiare, anche senza rendermene conto, come sarà possibile che il mio intento si realizzi? E’ allora importante prendere atto che in noi vive questa paura e rispondere ad essa del modo più utile per noi e per “il mondo”.

Il nostro ruolo nel cambiamento
Il fungo, ovviamente, non è stato staccato ma solo coinvolto nella foto 🖤

Ma perchè noi? Non è mica colpa nostra se intorno a noi va tutto a rotoli. Forse non è colpa nostra, ma è sicuramente nostra responsabilità, esattamente come è mia responsabilità agire per avere la casa dei miei sogni, piuttosto che aspettarla sul mio divano. Questa non è magia, che è un atto pratico che tiene conto delle leggi naturali e della realtà, ma è piuttosto un’illusione. Porta questo esempio in grande e capirai profondamente quanto ogni nostro gesto (inteso come azione) sia fondamentale per attivare il cambiamento. Noi siamo abitanti del pianeta e siamo eco-creatori! In una visione eco-spirituale, io possiedo il mio potere di cambiamento, in base alle mie competenze e al ruolo che decido di avere nell’ecosistema in cui vivo, proprio come un fungo, nel suo ruolo, aiuta l’ecosistema del bosco a rimanere in equilibrio. Dunque non ci viene chiesto di fare salti mortali ma di comprendere cosa posso fare io nella mia vita per migliorare il mondo, dove per mondo, intendo ciò che percepisco come esterno da me, quindi ambiente, persone, ecc.  Prova a fartela sul serio questa domanda. E se ti fa paura la risposta, forse stai sopravvalutando la bellezza della zona di comfort, che ti tiene lì, fermo/a dove sei, invece di agire e partecipare con gli altri tuoi compagni naturali, a un pianeta migliore.  Tu ne hai il potere! E il tuo potere di cambiamento dipende dai tuoi doni, dai tuoi bisogni, dalle tue competenze in questa vita. Ma il cambiamento inizia prima in te, andando a cercare gli atteggiamenti limitanti, le paure che ti impediscono di agire, gli ostacoli alla tua felicità, tutto questo è alla base di un percorso di trasformazione interiore, o crescita personale, che se vuoi, possiamo fare insieme. Perchè se ci pensi: come posso creare un pianeta migliore se continuo a portare le solite istanze di ieri, alla base dei disastri che vediamo oggi? Certo, noi siamo parti infinitesimali del processo, ma se non ci proviamo nemmeno, possiamo essere sicuri che non cambierà niente. Inoltre, iniziando noi, un percorso di trasformazione personale, potremo essere presi a esempio da chi ci sta vicino, proprio come i bambini imparano dagli adulti, così noi possiamo ispirare gli altri. Noi abbiamo una responsabilità non solo verso noi stessi ma verso tutto il nostro eco sistema, che comprende gli antenati, le nuove generazioni, gli alberi, le piante, le rocce, i funghi, gli animali, gli altri esseri umani con cui condividiamo questo tempo. Non è certamente colpa nostra se un bambino muore di fame di Africa, ma se non ci attiviamo per cambiare il pensiero che ha generato quell’atrocità, ne diveniamo complici. Lo so, sono parole dure, ma è ciò che penso e non importa se sei d’accordo  o meno, perchè il mio intento non è farti cambiare idea su qualcosa, ma ispirarti a rifletterci.

Il lavoro di trasformazione personale porta a un miglioramento della nostra vita e della consapevolezza in essa, così come del nostro potere personale, che non ha a che fare sul correre con i lupi (o meglio, in senso figurativo anche sì) , ma piuttosto quanto potere ho nella mia vita di dirigerla verso la mia meta e questo è già il primo vantaggio, che tutti coloro che ci sono passati, possono confermarlo. Questo perchè nel lavoro di trasformazione cerchiamo di costruire un ego sano (non di distruggerlo, l’ego ci serve!), di imparare a soddisfare i nostri bisogni, di portare felicità ed equilibrio nella nostra vita. Questo genera benessere anche intorno a noi e ci predispone  verso gli altri (infatti, come pensi di poter aiutare gli altri se vivi una vita infelice e nella mancanza?). Presto entra il senso di appartenenza, di condivisione e poi l’empatia, la compassione, l’amore, tutti sentimenti che hanno il potere di trasformare il mondo, perchè trasformano il movimento che lo crea. Il lavoro su noi stessi crea un’onda in grado di modificare la realtà, proprio come facciamo nei nostri riti, quando muoviamo l’energia per creare. E allora io mi chiedo perchè non iniziare a cambiare, prima per noi e come uno specchio, anche per il mondo? Non è forse un dovere?

Quanto conta il nostra agire

Pensiamo forse di essere insignificanti? E per questo allora non agiamo mai? E’ molto comodo. Da vegana posso sfatare questo ragionamento disfattista in due parole: oggi ci sono aziende cha hanno, anzi, che hanno dovuto, convertire la loro produzione, verso cibi plant based invece che a base animale. Vedi ad esempio il latte. Se i primi vegani nel 1944 avessero detto “tanto non cambierà mai niente, mangiamoci questa coscia di pollo come abbiamo fatto ieri” questa rivoluzione non sarebbe mai avvenuta. E questa rivoluzione sta salvando 1400 animali per ogni vegano (mille e quattrocento anime, davvero pensi di non poter fare nulla, o che non sia importante quello che fai?). Le fonti le trovi sul sito Agireora.org (infatti si chiama “agire ora”, non domani o mai).

Il cambiamento è necessario per seguire le nuove istanze

Ne ho parlato spesso anche nel contesto del nostro sentiero verde: le esigenze di mamma Terra sono cambiate da quando le nostre antenate erano le herbane dei villaggi. Oggi il nostro agire deve misurarsi sulla realtà di oggi, non di ciò che era. Nella guida gratuita “Eco-spiritualità per streghe di bosco” faccio un esempio lampante: che senso ha offrire miele alla Grande Madre o agli antenati, mentre le api muoiono? Che potere ha strappare un fiore per offrirlo nel rito o metterselo nei capelli, quando l’estate torrida impedisce il loro sbocciare in maniera abbondante, in modo che ce ne sia per tutti? Ecco, il concetto di limite è qualcosa che va sperimentato, e quando scopriamo il limite tra equilibrio e disequilibrio, possiamo calibrare il nostro agire e scegliere di cambiare.

Anche perchè se ci pensi, in questo caso specifico, tutte le nostre pratiche di stregoneria verde, non servono per ritrovare un contatto con Madre Terra e tornare a sentircene parte? Onorarla deve implicare il rispetto delle sue esigenze, altrimenti creiamo un ulteriore distacco che è invece ciò che non vogliamo. Si crea anche un paradosso! Nel percorso di trasformazione che vede te al centro, il tuo progressivo lavoro trasformativo ti porta a vedere Madre Terra come parte di te e tu parte di lei e a porti verso di lei con maggior sacralità “immanente” ovvero nel suo essere in tutte le cose. E’ una vera rivoluzione di pensiero, di azione, di consapevolezza. 
 Le streghe verdi sono forse le camminatrici più adatte a comprendere ciò che voglio portare come concetto di cambiamento. Il sentiero verde è forse il sentiero spirituale in cui c’è più bisogno di rivedere alcuni aspetti del rapporto umanità-Mamma Terra

La rivoluzione è ora e parte da te. Il cambiamento fa paura è vero, ma possiamo assecondare il nostro legittimo bisogno di sicurezza trovando rifugio negli altri che seguono questo stesso intento di cambiamento, invece che nel pensiero statico che ci ha portati qui. 
Ecco perchè quest’anno sto proponendo uno specifico sentiero per streghe di bosco che vuole portare una nuova visione d’insieme per stimolare maggior consapevolezza in ciò che facciamo e renderlo sempre più in accordo con i nostri valori spirituali. Voglio lavorare con te sul ruolo che ha una strega verde all’interno dell’eco-sistema, sul suo impatto e sulla sua responsabilità, in quanto praticante di un sentiero che vede Madre Terra come sacra e vitale, con delle esigenze specifiche in questo tempo che dobbiamo tenere sempre presenti. Si lavora insieme per un intento comune: tornare ad essere cellule virtuose e felici di Mamma Terra.

Se sei interessato/a ti invito a seguire questi link per saperne di più.

Gruppo facebook

Video introduttivo del percorso

Pagina del percorso dove trovi anche il link per scaricare la guida gratuita : “Orme eco-spirituali per streghe di bosco”

Per qualsiasi curiosità puoi scrivermi qui info@spiritodellanatura.it

Lisa

Ricercatrice spirituale, artigiana, figlia degli Spiriti...

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