About witches: Connessione con spiriti e antenati (parte 2)
Questo è stato un tema che ha richiesto ben due cerchi di studio per essere affrontato. Il primo articolo dedicato alla prima parte lo trovi QUI e ora, cominciamo con la seconda parte. Seguici!
Ciò che è emerso un po’ in generale è che il contatto con gli spiriti e gli antenati è importante nella nostra vita, soprattutto quando parliamo di antenati, ovvero di tutti coloro che ci hanno preceduto è molto intenso pensare che ogni loro gesto ha creato il mondo di oggi, ognuno ha tessuto le trame della nostra vita e solo per questo andrebbe onorato, ringraziato, tenuto in considerazione, anche con un semplice “grazie”.
E questo vale anche per gli spiriti che animano ogni cosa e sono spesso messaggeri che ci aiutano a far luce su nostre questioni.
Ma come avviene il contatto? Molto spesso è un contatto spontaneo, che arriva senza essere ricercato come ad esempio nei sogni e questo può generare paura perchè non sappiamo come gestirlo.
La paura è un elemento molto comune quando abbiamo a che fare con energie che non conosciamo e per questo è molto importante la presenza, l’esserci. Anche il radicamento è uno strumento essenziale quando vogliamo approcciare con serenità a questi mondi perchè ci àncora alla terra e ci permette di sentire chiaramente ciò che accade. Inoltre il radicamento crea confini, quelli che ci servono per essere noi a gestire i contatti spirituali ed evitare di rimanerne travolti.
La mente molto spesso dà forza alla paura, la alimenta e la presenza e il radicamento sono strumenti indispensabili che servono anche per metterci in profondo contatto noi stessi/e, per imparare a capire i segnali che il nostro corpo ci manda in presenza di un contatto spirituale. Se non ci ascoltiamo, non riconosciamo neanche quei segnali e non comprendiamo quando e se la connessione è avvenuta.
Pensa ad esempio di voler compiere un rito in un bosco: pensi che non sia indispensabile chiedere il permesso? Ciò che andrai a fare potrebbe disturbare l’equilibrio del luogo e potresti non essere il/la benvenuto/a. Chiedere il permesso è una forma di rispetto a cui deve seguire la comprensione delle risposte che può avvenire onestamente se sappiamo ascoltarci e riconoscere i nostri personali e unici segnali.
E sempre in relazione alla ricezione di segnali, pensa alla divinazione naturale: gli spiriti che ci sostengono inviano segnali per noi continuamente, ma sappiamo coglierli? Sappiamo leggere ciò che vogliono comunicare? Anche questa è una forma di contatto spontaneo con gli spiriti ma possiamo essere noi a chiedere. Prima di uscire per una passeggiata chiedi un aiuto e resta in ascolto dei segnali, poi ,una volta ricevuti, ringrazia.
E per finire, un’altra forma di contatto spirituale è quella che avviene attraverso le sincronicità: potrebbe accadere di vedere un simbolo ricorrente, o che qualcuno improvvisamente te ne parli. La connessione non avviene vedendo la polvere magica e strane apparizioni, talvolta è molto sottile e impercettibile.
“Siamo circondati da segni, dobbiamo solo metterci in condizioni di ascoltare”
E con questo ti salutiamo e speriamo di vederti al prossimo cerchio di studio con noi!
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