Altari e santuari

In un precedente articolo abbiamo parlato dell’altare della strega di bosco, un luogo di incontro tra la strega e il mondo spirituale.

Oggi voglio però parlarti di una nuova visione che mi risuona moltissimo e che mi ha fatto anche cambiare un po’ la mia pratica. Nel mio computer ho trovato qualche mese fa, un vecchio file con degli appunti dedicati ai santuari. Probabilmente in qualche libro(che ovviamente ho pensato bene di non appuntare) avevo letto qualcosa a proposito e per non dimenticarlo ho pensato di trascriverlo. E in effetti, rileggere quanto ho scritto è stato illuminante tanto che iniziai a praticarlo fin da subito! Ora ti racconto.

Esiste una differenza tra altare e santuario che ho imparato bene a riconoscere proprio praticando.

Il santuario è uno spazio che dedichiamo nella nostra casa, a qualcosa in particolare. E’ uno spazio di devozione e dedicazione ad esempio agli antenati, agli spiriti, o ai vari momenti stagionali. L’altare invece è più un luogo dinamico dove compiamo incanti, carichiamo i nostri rimedi, facciamo i riti e le cerimonie. L’altare può essere rimovibile e creato quando decidiamo di fare magie, mentre il santuario resta un luogo preciso, anche nascosto, in casa o in giardino dove possiamo rivolgere preghiere e offerte.

Ovviamente non esiste una regola, non dobbiamo per forza avere un altare e tanti santuari. Se ti trovi bene a fare tutto sull’altare continua così, io personalmente invece ho deciso da un po’ di dividere le due cose perché questo mi ha portato più calma, focus e soprattutto spazio per la mia pratica.

A volte il santuario diventa anche luogo di riti, come ad esempio quando creo il santuario dei sabba. Decoro e dedico questo spazio con i simboli del periodo e poi sempre in questo luogo celebro la festa e le magie connesse. Quando poi ne sento la necessità, ripulisco tutto (bruciando ciò che faceva parte delle decorazioni) e allestisco il santuario per la festa successiva.

Questo santuario di solito è il principale, quello che prima consideravo “altare”. Se invece voglio compiere altri tipi di incanti, ad esempio dedicati alla fase lunare o per miei lavori introspettivi, allestisco un piccolo spazio, spesso in terra sul mio tappeto preferito o nel bosco, per poi ripulire tutto e non lasciare traccia.

Personalmente questo modo di concepire gli spazi sacri mi aiuta molto a entrare in connessione con ogni ambito della mia pratica. Ho da sempre un posticino riservato ai miei animali di potere, ai messaggi degli spiriti che si manifestano con rune e tarocchi e uno spazio per onorare le antenate. In questi luoghi mi soffermo in meditazione e contemplazione, ma sono anche luoghi di offerta e promesse, richieste e preghiere. Sono in effetti luoghi molto più statici del mio altare, che spesso è un luogo improvvisato anche rispetto alle esigenze familiari.

Uno dei miei desideri è quello di creare un luogo esterno che possa essere santuario, e luogo di celebrazione. Sto pensando di trovare un posto nel bosco e dedicarlo a questo scopo. Chissà, forse un giorno passerai di lì e lo vedrai!

Non so se questo mio approccio ti ha fornito un nuovo modo di vedere le cose, se senti di aver bisogno di una guida o un supporto per la tua pratica sappi che possiamo lavorare insieme con il percorso “Il tuo cammino di Strega” due incontri tra me e te, in cui potrai farmi tutte le domande che desideri per avere supporto e guida per ogni ambito della tua pratica di strega.

Ci leggiamo presto!

Lisa

Ricercatrice spirituale, artigiana, figlia degli Spiriti...

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