L’importanza della pratica spirituale quotidiana
La pratica spirituale quotidiana sembra quasi un’utopia, tutti la cercano, tutti la vogliono ma pochi riescono a raggiungerla, come se non esistesse.
E’ infatti uno dei temi più caldi delle nostre sessioni individuali del percorso “Il tuo cammino di strega” in cui vi aiuto a creare il vostro personale percorso spirituale, cucito su di voi e a prova di giudizio esterno (e interno).
In questo articolo vediamo di esplorare un po’ di punti per aiutarvi a fare chiarezza sul tema.
Intanto: perchè dovrei creare una pratica spirituale quotidiana?
La strega, come già detto più volte, è una persona che vive il suo percorso in armonia con la natura attraverso delle pratiche, cioè degli atti reali e incarnati, che si tratti di incantesimi con le erbe, celebrazione delle feste, rituali per la luna, la strega fa e agisce nella sua vita seguendo i moti che la animano e la portano nei cicli di Madre Terra.
Quindi iniziamo da qui: qualsiasi cosa tu stia facendo va bene, purchè sia un atto reale che ti porti nella consapevolezza, in primis di te e poi della tua connessione con il mondo.
Il punto fondamentale è che per poter sentire e radicare profondamente questa consapevolezza può non bastare dedicare del tempo ai nostri riti solo una volta al mese quando c’è la luna piena. Dico può perchè non è per tutti uguale. Quello che ti riporto qui è parte delle esperienze raccolte durante le sessioni individuali e che penso possa essere utile a chi sente un po’ di smarrimento sul sentiero.
Lavorare quotidianamente significa ricordare a se stessi/e, ogni giorno, chi siamo. In un mondo che costantemente ci sradica dalla natura, ci dice che la magia non esiste, ci fa credere che i nostri ritmi siano quelli della produttività a tutti i costi, ricordarci ogni giorno di essere streghe può essere un potente balsamo per la nostra vita emotiva, psichica, spirituale e anche fisica.
Se fa così bene. perchè è così difficile creare una pratica quotidiana?
Premettendo che la pratica spirituale quotidiana debba essere iniziata SE E SOLO SE ne sentiamo l’esigenza, esploriamo un po’ i problemi ad essa legati.
I primi problemi che si incontrano quando si decide di creare una pratica quotidiana sono indubbiamente legati all’organizzazione: non so cosa fare, non so quando farla, ho la casa piccola e siamo in tanti, mi sento giudicato/a, e se poi sbaglio? E se me lo dimentico un giorno devo ricominciare? Non ho l’incenso egiziano, ho letto che ci vuole un calderone con le proporzioni della piramide di Cheope, ecc..
Un po’ scherzando e un po’ seriamente, ti ho introdotto alcune delle cose che spesso sento dire nelle sessioni individuali. Si fa una grande fatica a mettere in pratica quello che abbiamo dentro. Parliamoci chiaro, non è una società per gente che ricerca il suo posto in un cammino spirituale. Fluire con la massa oggi significa occupare ogni secondo in attività produttive, dare la priorità al lavoro e al far incastrare tutto quello che è compreso nella nostra vita, tutto ciò che sia funzionale alla performance, al raggiungimento di uno standard.
La pratica spirituale invece, specialmente in occidente, è vista ancora come roba da figli dei fiori, qualcosa che serve per scaricare le nevrosi e accendere un po’ di incensi. Ma ahimè sappiamo che non è così. La pratica spirituale ci ripulisce, ci connette, ci permette di vedere parti di noi che con la mente conscia non potremmo vedere.
Tutte le difficoltà che incontriamo sono di carattere organizzativo, facilmente abbattibili se iniziamo a sostenere una pratica spirituale cucita su di noi, e non il contrario. Voglio dire: ha senso copiare la pratica di qualcun altro, basata sui suoi tempi e bisogni quando io ho altri bisogni e altri tempi? La risposta la sai già.
Come fare allora?
Vediamo un po’ di spunti per iniziare da subito la tua pratica spirituale quotidiana.
Inizia dall’individuare il momento migliore della giornata, quando sai di avere un po’ di tempo per te senza essere disturbata/o. Questo dipende se vivi da solo/a o se vivi con qualcuno ad esempio. Potresti decidere di dedicare 30 minuti al giorno prima che tutti si sveglino, o a pranzo, quando sei solo/a in casa, o perchè no, decidere di uscire e praticare fuori casa.
Come secondo punto ti serve sentire di cosa hai bisogno. Senti di aver bisogno di muovere il corpo? Bene, fai radicamento, balla, fai yoga, cammina.
Senti di volerti raccogliere in te? Prova con la meditazione, con la lettura dei tarocchi, l’ascolto di una meditazione guidata.
Non ci sono vincoli o limiti, tutto dipende da cosa ti serve. Prova a rispondere: che cosa mi farebbe sentire in connessione con me stesso/a e con il mondo? Rispondi e poi agisci.
Avvertenze: lascia perdere la pratica di tizio e caio, o quella che leggi sulle pagine dei libri, molto spesso la realtà è molto diversa. Inizia da te, dalle tue piccole cose e portale avanti ogni giorno. Credimi, bastano anche 5 minuti in cui ti siedi e semplicemente respiri.
Con il tempo la tua pratica cambierà perchè cambieranno i tuoi bisogni o anche le tue condizioni di vita. Io ad esempio dal vivere sola con mio figlio, sono adesso in una casa con anche il mio compagno e un cane che appena ti stendi in terra per fare yoga ti salta addosso. La mia pratica è quindi cambiata in base alla esigenze della nuova vita e delle anime che la condividono con me, ma sempre basata su ciò che mi fa sentire IN ME.
Quindi, sii elestico/a, non forzare le cose, non pretendere che ogni giorno sia uguale all’altro. Porta avanti tutto con la massima calma e il massimo rispetto per le tue esigenze, personali e di vita.
Se ti serve entrare maggiormente nei dettagli ed essere guidato/a in questo percorso di riscoperta puoi candidarti per il mini percorso “Il tuo cammino di strega” in cui con due sessioni ti aiuto a portare la spiritualità nella tua quotidianità, o viceversa.