Il libro del mese: Il mondo dei desideri – Igor Sibaldi
101 PROGETTI DI LIBERTA’
Igor Sibaldi ci invita a sfidare le stelle, il destino e le verità preconfezionate. Un libro per coraggiosi, una pratica da audaci!
Buona lettura!
CONTENUTO DEL LIBRO
Tratto da “Il Giardino dei Libri”
“Desiderare”, in italiano, è un atto bellissimo, viene dalla parola sidera, “stelle”, e significa letteralmente: accorgersi che nel tuo cuore c’è qualcosa di più di quel che, per ora, le stelle stanno concedendo all’umanità.
«Desidero parlare con te di quel che sto scoprendo sui desideri. È un argomento antico: non c’è mai stato libro, non c’è fiaba, non c’è religione che non lo intercetti; perciò ci porterà lontano: esplorandolo, attraverseremo secoli».
Attraverso questo libro imparerai a:
- accorgerti che nel tuo cuore c’è qualcosa di più di quel che, per ora, le stelle stanno concedendo all’umanità;
- sviluppare il coraggio necessario a far sì che la tua percezione scorga occasioni, «desideri» sufficientemente importanti per te, indipendentemente da ciò che essi potranno sembrare, di primo acchito alla tua razionalità;
- abbandonare l’ansia del desiderio, che con gli anni diviene sempre più tormentosa e fa pensare all’assenza di desideri come a una liberazione;
- superare il timore di essere egoisti, dietro cui si cela in realtà una difficoltà o incapacità di ricevere; e chi non sa ricevere non sa nemmeno dare;
- usare il tuo personale senso della felicità per non desiderare desideri altrui e scegliere i tuoi.
“Intanto, caro diavolo, faresti bene a tener presente che desiderare è una parola coraggiosa.
Viene dal latino siderei, “astri”. Siderare e considerare significava ragionare in termini astrologici, cioè valutare ciò che in un dato momento gli astri consentono di fare. Desiderare, invece, voleva dire: smettere di dipendere dalle potenze astrali, e guardare altrove.”
“Tanti danno per scontato che la natura abbia dato all’uomo tutti i mezzi necessari ad adattarsi a quel che c’è già, e che l’adattamento sia l’unico modo di sopravvivere e di evolversi. Ma a me pare che di quest’idea possano accontentarsi solo i ricchi, i servi o i disperati. A persone del genere conviene adattarsi. Per capire, invece, bisogna andare oltre. E a giudicare dai bambini, noi nasciamo con una gran bisogno di capire, e potremmo sviluppare questo bisogno per tutta la vita.”
Che ne pensi? Ti piace l’idea di riscrivere la tua vita? Spero che ti sia stata utile e ci leggiamo il mese prossimo con un altro consiglio da sfogliare!