La consapevolezza del cambiamento. Riflessioni sulla nostra pratica.
“La tua forza è dentro di te, è nell’eterno, nell’immutabile. Se la tua forza è nella ricchezza, te la faranno perdere. Se la tua forza è negli amici, vi faranno dividere. Se la tua forza è nella fama, ti dimenticheranno. Se la tua forza è nella verità, ti calunnieranno. Se la tua forza è nella famiglia, la faranno allontanare da te..
Perché?
Perché la tua forza non sta nelle cose esterne, non sta nelle cose che possono cambiare. La tua forza è dentro di te, è nell’eterno, nell’immutabile. Qualcuno la chiama Dio, altri la chiamano Amore. Per altri ancora si chiama Tao, o la via di tutte le cose. Non importa come si chiama. Chi l’ha mai sperimentato mi capisce. Per colui che riuscirà a scoprire questa forza dentro di se, la povertà diventerà ricchezza, i nemici diventeranno amici, e la menzogna si trasformerà in verità. E sai perché?
Perché?
Chi scopre la stabilità dentro di se, la sa vedere in tutte le cose, senza dare l’importanza all’instabilità. Quando non la sopravvaluti, l’instabilità cede davanti alla stabilità in te. Nel mondo non esiste una forza capace di romperla. Qualsiasi forza che avrà fallito cercando di uccidere la stabilità in te, diventerà la tua stessa forza. E’ così che funziona il mondo.
Come acquisire la stabilità?
La cosa più difficile è capire che non devi acquisire ciò che hai dalla nascita e si trova in te. Semplicemente, ricordati della stabilità. Porta nel cuore la sua forza, morbida e calda. E sai una cosa…?
Si, che cosa?
Questo calore si chiama “felicità”.
Tratto da Il Passante di Igor Nemoff
Mentre scrivevo questo articolo sono incappata, ovviamente “per caso” in questa citazione. L’ho immediatamente trovata perfetta per affrontare l’argomento di questo post che vuole vedere nel cambiamento una risorsa e non una situazione di pericolo.
Viviamo in un mondo costantemente in viaggio, la Vita di per se è il viaggio che tutti noi facciamo, e la Natura ci insegna che fluire con i cambiamenti naturali, è la chiave della felicità e dell’equilibrio. Nasciamo in un modo e moriremo in una altro. Iniziamo il nostro approccio alle religioni seguendo una via e poi la vita, con mille incroci, ci pone davanti a percorsi completamente diversi, almeno in apparenza. Il cambiamento è fuori e dentro di noi. La nostra pratica cambia, proprio perchè cambiamo noi. Studiamo, pratichiamo, viviamo. Tutto questo cambia la nostra consapevolezza e la nostra percezione del mondo, al quale ci rapportiamo in maniera diversa. Talvolta per fino di giorno in giorno. Come si può pensare di essere gli stessi di un anno fa? E se siamo cambiati, come può essere uguale la nostra pratica e la nostra consapevolezza?
Da qui, con queste mie stesse parole, comincio a rilassarmi perchè sono sempre stata perennemente in movimento, aggiungendo o modificando cose nella mia vita, sentendomi però sbagliata. Uno dei proverbi più gettonati della mia infanzia è infatti stato “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa perde ma non sa quello che trova”, oppure “squadra vincente non si cambia”, come se dovessi per forza aver sempre voglia di vincere o di esplorare le stesse strade del giorno prima. Chi l’ha deciso? A volte mi serve anche cambiare tragitto per andare a prendere mio figlio a scuola, figuriamoci un po’ il resto. Quello che non dovrebbe mai mancare però, secondo la mia esperienza fino a qui, è la certezza di essere anime in cammino e quindi sempre in cambiamento, che esplorano, che ascoltano, che sentono come qualcosa risuona nelle loro viscere e in base a questo decidono di proseguire, piuttosto che percorrere i passi di altri, con le aspettative di altri, lasciando così spegnere ogni giorno la nostra scintilla.
Accogliendo il fatto che come esseri viventi, cambiamo (quando smetteremo di cambiare non saremo più viventi,) possiamo fluire più serenamente in questo e accettare i nostri stati d’animo vari e variegati, ma soprattutto possiamo darci il permesso di non essere sempre uguali a noi stessi, di non dire “io sono cosi” e fine. In questa nuova visione, possiamo accettare di essere così adesso, ma di decidere di cambiare o quantomeno, di accogliere il cambiamento come un evento possibile. Tutto questo si rifà alla nostra pratica: la mia pratica o quello che propongo qui su Spirito non potrà mai essere uguale, perchè porto me stessa in quello che faccio. Ad esempio: alcuni percorsi che propongo in formato Pdf come La capanna della Luna e La Ruota della Terra, vengono inviati in prossimità delle date delle celebrazioni perchè ogni volta e per ogni seminario, dedico del tempo a rileggerli, li correggo, li aggiusto, e aggiungo all’interno tutte le mie scoperte sia culturali che interiori dell’anno in più che ho vissuto. Questa cosa può destabilizzare qualcuno, ma sappiate che io sono in cammino proprio come voi e ciò che offro non è la conoscenza assoluta di un percorso o di una pratica, ma ciò che io so e ho sperimentato fino ad ora.
Ecco perchè credo che in questo ambito, dove tutto è in divenire, sia difficile potersi affidare ai maestri o a insegnanti, considerandoli come facevamo a scuola, come la maestra di italiano che insegna grammatica, immutabile nel tempo e finita. La figura dell’insegnante in questo settore deve essere vista come una guida temporanea, che forse tra un anno non ci soddisferà più, e dobbiamo essere pronti a staccarci, così come la guida deve essere consapevole di essere di ispirazione, ma mai un vincolo per chi la prende d’esempio. Ecco che forse si creerebbe un bellissimo rapporto di scambio tra le persone, che accrescerebbe anche chi ha una conoscenza ventennale di un argomento.
Lasciarsi ispirare dal cambiamento è per me una risorsa ormai indispensabile. A volte può spaventare perchè ci permette di uscire dalla zona di comfort , ma che miracoli potrebbero avvenire assecondando tutto questo?
In questo periodo dell’anno mi succede spesso di avere molte ispirazioni per il mio lavoro che un po’ mi lasciano confusa per la loro potenza e presenza costante nella mia testa, ma nn riesco a zittirle e infatti, sto lavorando dietro le quinte per centrare meglio il punto del messaggio che voglio portare nel mondo. Mi si è aperta la conoscenza del sentiero dell’eco spiritualità che sta piano piano definendo sempre di più il mio lavoro. Non è niente di nuovo da quello che facevo prima, ma permette a chi non mi conosce, di comprendere subito che cosa io faccia, nella vita e nel lavoro e di essere quindi maggiormente di aiuto. Ma di questo ne parleremo più avanti perchè dedicherò un intero articolo a questo argomento, davvero bellissimo.
Un’altra novità, che mai avrei pensato si realizzasse è che ho ripreso a fare le consulenze individuali attraverso il mio metodo “Hearth” (no, non è scritto male, clicca sulla pagina e scopri perchè l’ho chiamato così). Per un paio di anni ne ero spaventata, poi un giorno mi sono detta che se avessi tolto la polvere della paura dalle mie capacità sarei stata certamente più utile!
La consapevolezza che va bene cambiare e mostrarlo, è qualcosa che fino al giorno prima di scrivere l’articolo (ormai quasi un anno fa) non avevo, e per la quale mi tormentavo, cercando di aggiustare sempre il tiro per evitare di sembrare incoerente. Ad esempio quando iniziai con la mia pratica spirituale, molto fedele ai libri, cercavo si seguire le indicazioni date da altri per creare i miei riti e diventava spesso molto stressante. Dopo pochi mesi infatti, lasciai i libri e iniziai a praticare secondo il mio sentire, fino ad aver coltivato una pratica personale talmente passionale, da volermi isolare per anni, praticando in solitaria. Adesso invece, sento il bisogno di condividere e ritornare in cerchio a praticare, sempre in modo spontaneo, ma unendo la mia pratica con quella delle persone intorno al fuoco. Per non parlare del cosa studiavo! La wicca è stata mia maestra, per poi farmi conoscere il celtismo, che ho amato studiare per anni fino a che qualcosa non mi soddisfaceva più, così iniziai a studiare i culti della Dea, cadendo poi tra le braccia della stregoneria europea e avvicinandomi piano piano anche alle tradizioni italiane. Non mi sono fermata lì perchè il richiamo della medicina della terra per me è davvero potente e così sto immergendo la mia attenzione al livello più “sciamanico” della pratica, attraverso ciò che la natura mi offre. Ad oggi un percorso del genere è ciò che sono! Magari può sembrare quello di un eterno indeciso o di un incoerente, ma con la consapevolezza maturata mentre camminavo sul mio personale sentiero, so che invece era esattamente ciò che la mia anima mi ha fatto provare per maturare ciò che mi mancava.
E il percorso non è mica finito, chissà quante montagne russe mi aspettano ancora! Se guardo quindi questo immenso cambiamento fatto in questi anni, potrei mentalmente sorprendermi ad essere incoerente, ma la mia anima mi parla invece di integrazione degli opposti o comunque di parti di me che si sono succedute e che hanno avuto l’esigenza di manifestarsi. E questo vale per qualsiasi ambito della vita, dal cibo allo stile di vita, alla concezione che ho di alcune dinamiche della vita o di come ad esempio sia cambiato il mio rapporto con la natura.
Se dovessimo spaventarci per i cambiamenti vivremmo perennemente nel terrore. Invece, se comprendiamo quanto sia meraviglioso fluire con le correnti della vita, niente potrà più destabilizzarci. Il seme cambia il suo aspetto, ma mai la sua sostanza, la sua essenza, la sua anima.
“La tua forza è dentro di te, è nell’eterno, nell’immutabile.”